Prendere una pensione, un’indennità o un trattamento e doverli restituire è senza dubbio una spiacevole situazione. Anche prendere un bonus e poi doverlo dare indietro, magari dopo averlo speso è spiacevole. E questo è quello che capiterà adesso a molti pensionati dopo che l’INPS con un comunicato ufficiale ha confermato di aver completato i controlli su un bonus erogato oltre due anni fa a lavoratori dipendenti e pensionati. Dall’INPS 50 euro al mese di trattenuta sulla pensione, ecco da quando e chi dovrà subirla per 7 mesi, questo è il destino di molti pensionati che nel 2022 ricevettero alcune indennità che invece non spettavano.
Dall’INPS 50 euro al mese di trattenuta sulla pensione, ecco da quando e chi dovrà subirla per 7 mesi
Tutto nasce dalle indennità che l’allora Ministro del Lavoro Andrea Orlando promosse a favore di lavoratori dipendenti, pensionati, lavoratori autonomi e contribuenti in genere che si trovavano a dover superare una grave crisi economica con conseguente aumento del costo della vita, soprattutto per le bollette delle utenze domestiche di luce e gas. Nel 2022, prima il decreto aiuti e poi il decreto aiuti ter introdussero infatti due diverse identità una tantum una da 200 euro ed una da 150 euro. La prima fu destinata a contribuenti con redditi fino a 35.000 euro. La seconda invece a contribuenti con redditi fino a 20.000 euro.
Per quella da 200 euro l’erogazione fu con la quattordicesima di luglio 2022. La seconda da 150 euro invece fu prodotta a novembre 2022.
Un autentico bonus che qualcuno ha ricevuto per errore. E che adesso dovrà restituire con le modalità che adesso vedremo.
Ecco cosa succede adesso e cosa devono attendersi i pensionati
I due decreti citati erogarono anche ai pensionati, a cui non fu chiesto di presentare domanda, due indennità una tantum che evidentemente oggi a seguito dei controlli da parte dell’INPS non spettavano.
Due diverse indennità che adesso diventano somme indebitamente percepite da parte di alcuni pensionati. E che dal mese di giugno prossimo si troveranno a dover restituire. Con tagli da 50 al mese e trattenute sui ratei di pensione fino a fine anno. Somme da restituire all’INPS, nonostante la loro assegnazione non prevedeva domanda ma era effettuata in automatico dall’INPS. L’INPS nel comunicato ufficiale ha confermato di aver ultimato i controlli e di aver scoperto diversi contribuenti e pensionati che hanno percepito indebitamente questa prestazione. Perché avevano redditi 2021, che erano quelli da considerare per l’assegnazione del Bonus, che a consuntivo hanno superato le soglie. Tra le altre cose sempre l’INPS conferma che è stato già da comunicato a molti interessati, questo indebito. E che presto si troveranno a dover restituire queste cifre percepite con trattenute mensili sui ratei di pensione da giugno a dicembre.