Dall’INPS a vedovi e invalidi con legge 104, 53 euro al mese in più e se non li hai mai presi, 5 anni di arretrati Dall’INPS a vedovi e invalidi con legge 104, 53 euro al mese in più e se non li hai mai presi, 5 anni di arretrati

Dall’INPS a vedovi e invalidi 53 euro al mese in più e se non li hai mai presi, 5 anni di arretrati

Dall’INPS a vedovi e invalidi con legge 104, 53 euro al mese in più con l’assegno di vedovanza, ecco come fare.

Esiste una concreta possibilità di prendere un surplus della pensione di reversibilità per molti contribuenti rimasti vedovi. Per come funziona il meccanismo della reversibilità, al vedovo o alla vedova spetta il 60% della pensione che il defunto percepiva quando era in vita.

Cifre quindi che non sempre sono sufficienti per una vita dignitosa.
Ecco perché se si parla di un assegno integrativo alla pensione di reversibilità potrebbe essere una cosa che interessa in molti. Ecco di cosa si tratta e come funziona.

Dall’INPS a vedovi e invalidi con legge 104, 53 euro al mese in più e se non li hai mai presi, 5 anni di arretrati

Quando si parla di assegno integrativo alla pensione di reversibilità, si fa riferimento a quella misura che si chiama esattamente assegno di vedovanza. E non è altro che un’integrazione alla pensione di reversibilità per i vedovi. naturalmente non spetta a tutti dal momento che come sempre ci sono dei requisiti aggiuntivi da centrare.

Tanto è vero che per rientrare nell’assegno di vedovanza bisogna che il vedovo o la vedova siano anche inabili al lavoro e quindi invalidi oppure invalidi con beneficio dell’indennità di accompagnamento.

Vedovi e invalidi, ecco come prendere l’assegno di vedovanza

La misura va a chiudere un cerchio dal momento che rappresenta un sostegno economico per persone a cui la vita ha negato qualcosa, essendo prima di tutto vedovi, poi con disagi fisici o psichici e quindi invalidi ed infine in condizioni economiche non rosee.

Ricapitolando, l’assegno di vedovanza non è altro che un’integrazione per chi prende già la pensione di reversibilità al 60% rispetto alla pensione che in vita prendeva il congiunto ormai defunto.

Non ci sono differenze sostanziali di tipologia di pensionato che doveva essere il defunto. Infatti l’assegno di vedovanza può essere incassato da vedovi di ex lavoratori del settore privato ma anche del settore pubblico.

L’unica eccezione è data dalla reversibilità proveniente dalla gestione INPS dei lavoratori autonomi (ex artigiani, commercianti, mezzadri o coloni).
Fin qui abbiamo messo in luce i requisiti che deve avere la pensione del defunto ed il defunto stesso. Requisiti indiretti quindi per il richiedente l’assegno di vedovanza.

Invece i requisiti che deve detenere proprio lui sono quelli dell’invalidità. Infatti il richiedente l’assegno di vedovanza deve essere un invalido al 100% con inabilità al lavoro. Oppure deve avere avuto il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento.

Limiti di reddito e importi dell’assegno di vedovanza

L’interessato alla richiesta di assegno di vedovanza deve anche rientrare in precisi parametri reddituali. Infatti il limite di reddito da non oltrepassare per non finire fuori dal perimetro dell’assegno di vedovanza è pari a 32.148,88 euro.

L’importo dell’assegno di vedovanza è pari a 52,91 euro al mese per i richiedenti che hanno un reddito fino a 28.659,42. Per chi invece ha un reddito superiore a 28.659,42 euro ma entro la soglia massima di 32.148,87 euro, l’assegno di vedovanza scende a 19,59 euro al mese.

Come presentare domanda per vedovi e invalidi

La domanda di assegno di vedovanza va mandata sempre all’INPS che è anche l’ente che eroga l’assegno nel caso di accoglimento dell’istanza. I canali sono sempre i soliti e vanno dalla presentazione tramite Patronato alla presentazione tramite SPID, CIE e CNS e l’area riservata ai servizi del cittadini del sito istituzionale dell’INPS.

Rispetto alle classiche domande di pensione, per l’assegno di vedovanza vanno allegare la autocertificazioni circa la data del decesso del coniuge da cui si prende la reversibilità (o si richiede la reversibilità dal momento che l’assegno di vedovanza può essere chiesto anche contestualmente alla domanda di pensione ai superstiti).

Inoltre bisogna allegare anche il verbale da cui si evince l’inabilità al lavoro, oppure l’assegnazione dell’accompagnamento e il grado di invalidità assegnato che deve essere al 100%. Ed infine anche la dichiarazione dei redditi del richiedente.

La domanda può essere presentata richiamando anche ai 5 anni precedenti, dal momento che chi non lo ha mai richiesto può prendere gli arretrati fino a 5 anni indietro.