Nato con il Governo Conte e confermato con il Governo Meloni, il Bonus Iscro sta per giungere a conclusione. Ed entro il 31 ottobre prossimo gli interessati dovranno presentare la domanda. Si tratta del bonus Partita Iva che vale 800 euro al mese per 6 mesi. Un vero e proprio sostegno per contribuenti che hanno subito la grave crisi economica sul seguente alla pandemia. Per questo nacque il bonus Iscro che è acronimo di indennità straordinaria di continuità reddituale operativa. Un bonus che quindi continua ad essere operativo e che va soltanto richiesto ed oggi vedremo come funziona questa agevolazione è perché interessati farebbero bene a fare presto Nella presentazione delle domande.
Dall’INPS fino a 800 euro di Bonus, la domanda entro il 31 ottobre
l’INPS ha dato il via libera alle domande del bonus per partite IVA nel mese di luglio. Il via alle domande è stato previsto a partire dal primo agosto 2024 e la scadenza delle domande è stabilita per il 31 ottobre dello stesso anno. Quindi ancora poco più di due mesi di tempo per presentare la domanda e rientrare in questa particolare agevolazione che eroga fino a 800 euro al mese per 6 mesi alle partite IVA.
Un Bonus dall’INPS e vale anche 800 euro, ecco le regole
Un autentico sostegno al reddito per i lavoratori autonomi, con importo variabile tra 250 euro al mese e 800 euro al mese fino ad un massimo di 6 mesi. Possono avere accesso anche i professionisti, gli aderenti a studi professionali associati o a società semplici, e che risultano iscritti alla Gestione Separata INPS. Fondamentale è la titolarità della Partita IVA da non meno di 3 anni. Gli interessati devono però trovarsi nella situazione di aver perso il 70% del fatturato rispetto ai due esercizi precedenti e con un fatturato annuo inferiore a 12.000 euro.
Un Bonus con cifre variabili, ecco come funziona
La variabilità delle cifre del bonus è dettata dal fatto che parliamo di un bonus pari al 25% del fatturato su base semestrale, o meglio, dell’ultimo reddito annuo certificato dall’Agenzia delle Entrate e trasmesso all’INPS tramite banche dati. Proprio l’INPS con la circolare che avviava le domande, ha prodotto un esempio utile a capire il calcolo dell’indennità spettante. Con reddito annuo da 6.000 euro, l’indennità è pari al 25% è esattamente da 750 euro al mese per sei mesi. Il 25% di 3.000 euro quindi (6.000 euro di reddito annuo significa 3.000 euro semestrale). Gli interessati devono capire che si guarda agli ultimi due anni di reddito. Quindi il calo del 70% per chi presenta domanda nel 2024 deve riguardare le annualità 2021 e 2022.
Domanda in area riservata, ecco come funziona
La domanda scade il 31 ottobre prossimo. E va prodotta esclusivamente in maniera telematica accedendo alla propria area riservata sul sito INPS con SPID, CIE o CNS. La domanda è in auto-dichiarazione. Perché i richiedenti devono auto-certificare i redditi e poi sarà l’INPS a dover controllare il tutto, incrociando i dati presenti in anagrafe tributaria per confermare la veridicità di ciò che ha dichiarato l’interessato.