Cosa vuole di più dalla vita un già pensionato? Sicuramente dal punto di vista economico vuole prendere una pensione più alta. I soldi non bastano mai e servono a tutti.
E prendere una pensione più alta è senza dubbio un qualcosa che interessa tanti pensionati. Chi non si accontenta degli aumenti della perequazione, soprattutto alla luce del fatto che, come dimostra quanto accaduto a gennaio scorso, spesso sono aumenti minimi, farebbe bene a valutare altre strade.
Perché ci sono prestazioni e misure che possono fare comodo. Finendo con il permesso di prendere l’aumento del trattamento che però deve essere richiesto. Ci sono possibilità strutturali del sistema che anche nel 2025 permettono di recuperare qualcosa sulla pensione. E c’è chi potrà recuperare dall’INPS nel 2025 ben 635 euro di aumento sulla pensione.
Dall’INPS nel 2025 ben 635 euro di aumento sulla pensione, ecco la domanda da fare
Oggi torniamo a parlare di un argomento che è stato affrontato da noi altre volte. Parliamo della possibilità di recuperare un aumento della pensione di reversibilità da parte del vedovo o della vedova.
Una maggiorazione della pensione è lì che attende solo di essere richiesta dai diretti interessati.
Con una domanda infatti dall’INPS nel 2025 ben 635 euro di aumento sulla pensione di reversibilità, ma solo se il beneficiario è un invalido.
E solo se il defunto da cui scaturisce la pensione ai superstiti era di un certo tipo.
Un aumento di 635 euro della pensione, ma all’anno. Ma con la possibilità per chi ne aveva diritto da anni ma non ha mai provveduto a richiedere nulla, di recuperare fino a 5 anni di trattamenti arretrati. Basta moltiplicare 635 euro per 5 anni e si capisce che parliamo di cifre davvero imponenti.
Ecco come prendere dall’INPS nel 2025 635 euro di aumento sulla pensione annua
La misura rientra nei cosiddetti trattamenti di famiglia, alla stregua dei normali ANF, cioè Assegni nucleo familiare. Si chiama esattamente assegno di vedovanza ed è una delle maggiorazioni più diffuse tra quelle che non vengono mai richieste dai potenziali beneficiari. La prestazione spetta a tutti i vedovi che hanno una pensione di reversibilità di un pensionato deceduto con pensione che deriva da lavoro dipendente sia pubblico che privato, da rapporti di collaborazione, ma non da lavoro autonomo ad eccezione di chi ha versamenti in Gestione Separata.
Ecco alcuni requisiti da rispettare
Però il vedovo deve pure essere invalido civile al 100% con totale riduzione della capacità lavorativa. O essere in alternativa, beneficiario già dell’indennità di accompagnamento. Infine, c’è un requisito reddituale da non superare. L’assegno di vedovanza spetta a condizione che il reddito del vedovo non sia eccedente i 37.325,55 euro annui. Attenzione però. L’importo di 634,92 euro di aumento annuo di trattamento, cioè pari a 52,91 euro al mese, spetta solo a chi ha un reddito al di sotto di 33.274,22 euro. Se il reddito è più alto e fino a 37.325,55 euro, l’assegno di vedovanza scende a 19,59 euro al mese e 235,08 euro annui.