Ci sono alcuni vantaggi previdenziali che sono presenti nella normativa in vigore e che aspettano solo che l’interessato li richieda. Nel sistema pensioni italiano i requisiti di accesso alle pensioni sono molto variabili. Cambiano da lavoratore a lavoratore, da misura a misura e spesso anche in base a delle tipologie di attività lavorative svolte.
Esistono i vantaggi per le pensioni ai lavori usuranti, ai lavori gravosi. Ci sono le maggiorazioni per invalidi, quelle per i precoci e così via dicendo. Norme e cavilli che permettono di godere di alcuni privilegi, a volte sui requisiti per le pensioni, altre volte sul calcolo della pensione. Ed altre volte ancora su entrambi gli aspetti. Oggi vediamo come ottenere dall’INPS pensione più alta e in anticipo è ciò che consente di fare la Legge 205 del 2017, che ha modificato e richiamato alle precedenti normative della Legge 257 del 1992 e del DL numero 269 del 2003.
Dall’INPS pensione più alta e in anticipo, bastano 10 anni di lavoro secondo la Legge 205 del 2017
L’argomento è l’amianto e naturalmente tutti i benefici in materia di pensione per i lavoratori alle prese per alcuni anni della loro carriera con l’esposizione all’amianto.
Nello specifico delle normative prima citate, i lavoratori che hanno prestato la loro attività nei reparti di produzione degli stabilimenti di fabbricazione di fibre ceramiche refrattarie possono godere dei benefici previdenziali previsti. Ma solo se sono stati esposti all’amianto per un periodo di lavoro non inferiore a 10 anni.
Attenzione a quando fare richiesta per i benefici previsti
Nel dettaglio, per l’intero periodo lavorativo in cui si è materializzata questa condizione di lavoro, sempre se la tipologia di lavoro svolta era soggetta all’assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali derivanti dall’esposizione all’amianto come previsto dall’Istituto che tutela gli infortuni sul lavoro (INAIL), la contribuzione è moltiplicata per 1,5 volte. Sia per il diritto alla pensione che per la misura del trattamento.
Va detto che questo vantaggio nel tempo si è ridotto. Infatti coma ha stabilito la Legge numero 326 del 2003, dal primo ottobre di quell’anno, il vantaggio del moltiplicatore è sceso da 1,5 a 1,25. E per di più questo beneficio è stato ridotto al solo importo della pensione e non al diritto. In pratica la maggiorazione consente di prendere una pensione più alta ma non di andare prima in pensione come prevedeva la normativa precedente e poi modificata proprio dalla Legge del 2003.
Va detto infine che questa maggiorazione vale sempre e solo per il calcolo della pensione che fa riferimento alla quota di pensione calcolata con il sistema retributivo. Per godere di questi benefici il lavoratore deve presentare richiesta in sede di presentazione della domanda di pensione.