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Dall’INPS pensioni e indennità per invalidi anche senza la Legge 104

Quali prestazioni, indennità e pensioni eroga l’INPS agli invalidi senza la Legge 104?

Chi vive con patologie e problematiche della sfera fisica o psichica può avere diritto a numerose agevolazioni. Parliamo degli invalidi civili, che possono diventare tali solo dopo opportuna domanda da presentare all’INPS. Una domanda che serve per vedersi assegnare dalla Commissione medica il giusto grado di disabilità. Ma anche per prendere, se ne ricorrono le condizioni diversi vantaggi INPS. Parliamo dei trattamenti per invalidi civili. Oppure delle indennità di accompagnamento o dei benefici della Legge 104. Questa legge come sempre diciamo, è il contenitore di tutte le agevolazioni e i bonus destinati a disabili.

Ma non sempre è necessario rientrare nella Legge 104 per godere delle agevolazioni. Ce ne sono tante che sono scollegate dal fatto che la Commissione Medica ha verbalizzato il rientro del richiedente dentro i benefici di questa Legge dello Stato.

Dall’INPS pensioni e indennità per invalidi anche senza la Legge 104

Diverse sono le misure a sostegno dei soggetti affetti da patologie invalidanti. Quando si parla di Legge 104 naturalmente alla mente viene immediatamente data la fruizione dei 3 giorni di permesso mensile retribuito al lavoro.

Un vantaggio che possono sfruttare anche i familiari del disabile. Nei casi in cui sia il lavoratore interessato ai permessi a dare assistenza al disabile. Bonus e agevolazioni però possono essere fruiti anche senza entrare nella Legge 104.

Alcune prestazioni erogate dall’INPS infatti sono appannaggio di invalidi, a prescindere dal fatto che siano stati considerati come soggetti a cui concedere i benefici di questa Legge.

Un contribuente che viene riconosciuto con una riduzione della capacità lavorativa tra il 74% ed il 99% (disabilità media) può prendere l’assegno mensile di assistenza dall’INPS.

Si tratta di una sorta di rendita mensile, una specie di pensione che nel 2025 è pari a circa 340 euro al mese dopo la sua rivalutazione annuale al tasso di inflazione (nel 2024 era pari a 333,33 euro al mese).

Ecco alcune prestazioni INPS per i disabili

Come scrivono nella scheda dedicata alla misura sul sito dell’INPS, l’assegno mensile di assistenza è una prestazione economica, erogata a domanda, in favore dei soggetti ai quali è stata riconosciuta una riduzione parziale della capacità lavorativa tra il 74% ed il 99%.

Ma solo se l’interessato, oltre al riconoscimento della disabilità da parte della Commissione, ha un reddito inferiore alle soglie previste annualmente dalla legge. Limiti che nel 2024 erano pari a 5.725,46 euro mentre nel 2025 sono pari a 5.771,35 euro.

Se l’invalido è un minorenne invece si può prendere l’indennità di frequenza. Che è pari a più o meno 340 euro al mese ma che viene presa solo durante i mesi di effettiva frequenza del minore invalido, a corsi di studio, o corsi di terapia per la patologia posseduta.

Chi invece è affetto da una riduzione permanente della capacità con una invalidità civile del 100% può ricevere l’assegno di inabilità civile che ha gli stessi importi dell’assegno di assistenza, ma ha limiti di reddito più elevati, fissati nel 2025 a 19.772,50 euro. ​