Possono essere considerati a carico tutti i familiari che hanno un reddito annuo che sia inferiore ai 2840,51 euro. Per i figli, fino a che non compiono i 24 anni, tale reddito annuo è aumentato a 4mila euro. Si può fruire delle detrazioni per familiare a carico, però, non solo per i figli ma anche per il coniuge non legalmente ed effettivamente separato e per altri familiari che soddisfino determinate condizioni.
Detrazioni familiare a carico
Le detrazioni per i familiari a carico portano ad una riduzione dell’Irpef da pagare in maniera progressiva: più basso è il reddito maggiore è la detrazione spettante. Le detrazioni spettanti, poi,sono di importo diverso in base a quale soggetto a carico si riferiscono.
Per un coniuge a carico la detrazione massima spettante è di 690 euro (che si riduce al salire del reddito del contribuente).
Per ogni figlio a carico, invece, spetta una detrazione massima di 950 euro (ma se il figlio ha un’età compresa tra 0 e 3 anni la detrazione massima spettante è di 1220 eur) Ulteriori 400 euro, poi, sono riconosciuti in presenza di un figlio portatore di handicap.
Per nuclei familiari in cui siano presenti almeno 4 figli oltre alla detrazione spettante per ogni figlio a carico è prevista una ulteriore detrazione di 1200 euro per l’intero importo e non legata ai mesi di carico.
Quali sono i familiari a carico?
I familiari che rispondono ai requisiti reddituali possono essere considerati a carico.
Per i figli ed il coniuge non separato non è necessaria la convivenza con il contribuente per essere a suo carico, mentre per tutti gli altri familiari è necessaria o la convivenza o che ricevano dal familiari di cui dovrebbero essere a carico, un assegno alimentare che non risulti da provvedimenti dell’Autorità giudiziaria.
I familiari che possono essere considerati a carico sono:
- i figli, anche adottivi o affidatari
- il coniuge (anche se legalmente separato)
- i generi
- le nuore
- i suoceri
- i fratelli e sorelle (anche con i quali si condivide un solo genitore)
- i nonni