Sta per arrivare una importante scadenza relativa ai titolari di Partita IVA. Infatti il 10 settembre scade il termine ultimo per le dichiarazioni reddituali per il contributo a fondo perduto a conguaglio. Ma manca una cosa fondamentale. Manca il decreto attuativo del MEF.
Contributi a fondo perduto Partite Iva
È in scadenza il 10 settembre 2021 la dichiarazione dei redditi per accedere al fondo perduto a conguaglio da parte delle Partite Iva. Ma manca ancora il decreto del MEF.
In altri termini, a poco più di 10 giorni da questa importante scadenza, si corre il rischio, perdurando l’assenza del decreto del Ministero, di non sapere chi effettivamente potrà richiedere il contributo perequativo.
Anche gli intermediari sono confusi
Il contributo a fondo perduto perequativo è collegato alla dichiarazione dei redditi dei soggetti interessati. Ma è necessario il decreto del MEF, che ancora manca.
E i diretti interessati al contributo introdotto dal decreto Sostegni bis e gli intermediari che devono assisterli, brancolano nel buio.
Ma non ci sono ritardi o particolari inadempienze ministeriali in materia. Infatti non esiste scadenza per il decreto del MEF. Ciò che non quadra è l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi entro il 10 settembre prossimo. In pratica gli interessa dovrebbero presentare urgentemente la dichiarazione dei redditi che però scade a fine novembre. Un netto anticipo e un potenziale ingombro di lavoro per gli intermediari. La dichiarazione dei redditi serve per capire chi può accedere e come al benefit. Il decreto attuativo dovrebbe andare a definire cosa si intende per peggioramento del risultato economico d’esercizio nel 2020 rispetto al 2019. E dalla dichiarazione dei redditi che si vedrà questa differenza. L’assenza del decreto di fatto costringe intermediari e partite Iva, quasi nella generalità, ad adoperarsi per anticipare di netto la dichiarazione dei redditi.