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Diritti della badante: l’elenco delle cose che il datore di lavoro non può negare

L’elenco di tutti i diritti spettanti alla badante.

In qualità di lavoratore dipendente, alla badante come alla generalità dei lavoratori spettano una serie di diritti. E sono  diritti non discutibili, cioè spettanti a norma di legge. Tutto parte dal diritto ad essere regolarmente assunta e con inquadramento come previsto dal CCNL di categoria.

Assunzione della badante

La badante ha il diritto di essere regolarmente messa sotto contratto. Non si può lavorare in nero, perché questa pratica, anche se largamente diffusa nel settore è illecita. Non ci sono grandi possibilità di ovviare all’obbligo di assunzione della badante così come all’obbligo di inserirla nel corretto livello di inquadramento. Utilizzare il livello BS, per pagare di meno la badante, è possibili, ma occorre capire che in questo livello si inseriscono lavoratrici che prestano più che assistenza, solo compagnia all’anziano autosufficiente.

Se le mansioni sono quelle canoniche della badante, cioè l’assistenza a persone non propriamente autosufficienti, occorre inquadrarla nel livello CS, che da diritto ad uno stipendio più alto.

Si utilizza il livello DS nel caso i cui la badante assunta ha competenze, anche infermieristiche particolari, cioè una lavoratrice qualificata per le mansioni che svolge.

Riposi, ferie, Tfr e tutti gli altri diritti della lavoratrice

Lo stipendio della badante deve essere commisurato ai minimi tabellari previsti dal CCNL. Al di sotto di tali limiti non è lecito andare. Così come, una badante in continuità di assunzioni per anni ed anni, deve ottenere gli scatti di anzianità, quegli aumenti di stipendio del 4% ogni due anni di assunzione continua presso lo stesso datore di lavoro (massimo 7 scatti in 14 anni).

La badante ha diritto al riposo giornaliero di 11 ore, E devono essere consecutive. Il riposto invece è di due ore al giorno come pausa intermedia nella giornata di lavoro, a meno che non si tratti di badante in servizio con orari di lavoro interi dalle 06:00 e le 14:00 o dalle 14:00 e le 22:00. Per i lavoratori conviventi è di 36 ore da fruire per 24 ore la domenica e per 12 ore in giorno concordato tra le parti, l’altrettanto obbligatorio riposo settimanale.

Straordinario della badante e Tfr

Nel caso in cui vengano effettuate prestazioni lavorative oltre il normale lavoro, come quello effettuato durante le ore di riposo, queste verranno retribuite con il supplemento del 40% rispetto alla retribuzione globale di fatto.

Per lavoro durante la domenica o nei festivi il supplemento di stipendio è del 60% oltre alla paga canonica e le ore di mancato riposo la badante deve recuperarle nella giornata immediatamente successiva.

Anche le badanti hanno diritto al Trattamento di fine rapporto. Parliamo di quella indennità accantonata durante il rapporto di lavoro mese per mese che i lavoratori in genere ricevono al termine di un contratto di lavoro. Per le badanti c’è la possibilità di chiedere l’anticipo del 70% di quanto accantonato ogni anno nel mese di dicembre, e senza spiegare la motivazione delle richiesta. Il restante 30% invece va a finire nel Tfr che viene percepito a fine rapporto di lavoro. Retribuzione intera dell’anno di riferimento diviso 13,5, questa la formula per capire quanto si accantona annualmente di TFR.

Alla badante spetta la tredicesima mensilità pagata con lo stipendio del mese di dicembre. La tredicesima è pari ad 1/12 dell’intera retribuzione annua. Infine, la badante ha diritto alle ferie. Per ogni anno di servizio pieno si maturano 26 giorni di ferie. Ferie che vanno prese di norma tra giugno e settembre di ogni anno, accordandosi con il datore di lavoro in base alle reciproche esigenze.