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Disabilità non significa limiti, ecco come avere diploma e laurea

In caso di disabilità lo studente ha lo stesso la possibilità di ottenere non solo il diploma, ma anche la laurea.

Nel nostro Paese, il diritto allo studio è sancito dalla Costituzione, ma per le persone con disabilità ottenere un diploma o una laurea rappresenta spesso una sfida più complessa rispetto alla media.

Tuttavia, negli ultimi anni, grazie a normative più inclusive, tecnologie di assistenza e una crescente sensibilizzazione, sempre più studenti con disabilità riescono non solo a completare il loro percorso scolastico, ma anche a eccellere nel mondo accademico. Diplomarsi e laurearsi con una disabilità non è solo possibile: è un obiettivo realistico, raggiungibile, e oggi più che mai supportato da strumenti concreti.

I diritti dello studente con disabilità


La Legge 104/1992 rappresenta il pilastro normativo per l’inclusione scolastica delle persone con disabilità. Essa garantisce il diritto allo studio, l’inserimento nelle classi comuni e il supporto di figure professionali specializzate, come insegnanti di sostegno, educatori e assistenti alla comunicazione.

Con l’introduzione del PEI (Piano Educativo Individualizzato) e del GLHO (Gruppo di Lavoro Handicap Operativo), viene costruito un percorso su misura per ogni studente con disabilità, che tiene conto delle sue specifiche esigenze, potenzialità e obiettivi formativi. Questo piano coinvolge famiglia, scuola, operatori sanitari e, dove possibile, anche lo stesso studente, per promuovere un’educazione realmente personalizzata.

Diplomarsi: percorsi su misura, ma con lo stesso valore


Alle superiori, lo studente con disabilità può scegliere se seguire un percorso curricolare (con esame di Stato finale identico a quello degli altri studenti) o un percorso differenziato, con obiettivi formativi personalizzati. Quest’ultimo permette comunque di ottenere un attestato di frequenza valido ai fini della formazione e dell’inserimento lavorativo, ma non ha valore legale di diploma.

È importante sottolineare che anche gli studenti che seguono un piano personalizzato possono accedere all’esame di maturità con prove equipollenti: testi semplificati, supporti digitali, assistenza di un docente. Il tutto, però, nel rispetto degli stessi criteri di valutazione, adattati in funzione delle capacità e dei mezzi espressivi dello studente.

L’università: servizi e inclusione reale


Una volta diplomati, gli studenti con disabilità hanno pieno accesso all’università. Ogni ateneo italiano, in base alla Legge 17/1999, è tenuto ad attivare un Ufficio per la disabilità e a nominare un delegato del Rettore per l’inclusione.

Questi uffici offrono servizi di supporto fondamentali, come:

  • tutoraggio individuale
  • trascrizione testi in formato accessibile
  • interpreti LIS
  • software di sintesi vocale o lettura schermo
  • accesso facilitato alle strutture universitarie
  • piani di studio personalizzati
  • modalità d’esame alternative

Inoltre, molte università collaborano con associazioni e enti locali per garantire trasporti, residenze universitarie accessibili e attività extrascolastiche inclusive

La vera rivoluzione dell’accessibilità passa anche attraverso la tecnologia. Oggi, software e strumenti digitali permettono a studenti con disabilità motorie, visive, uditive o cognitive di partecipare attivamente alla vita scolastica e universitaria.

Tra i più diffusi troviamo:

  • screen reader per non vedenti
  • tastiere alternative e mouse ergonomici
  • app di comunicazione aumentativa
  • sistemi di sottotitolazione automatica
  • piattaforme e-learning inclusive

La pandemia ha accelerato il processo di digitalizzazione della didattica, rendendo molti contenuti accessibili anche da casa e permettendo una maggiore autonomia agli studenti con disabilità.

Le barriere culturali: il limite più difficile da superare


Se da un lato le barriere architettoniche e tecnologiche si stanno progressivamente abbattendo, dall’altro resta ancora forte il peso delle barriere culturali. I pregiudizi, la mancanza di conoscenza e la bassa aspettativa nei confronti delle capacità degli studenti con disabilità possono creare un clima scolastico e accademico poco favorevole.

È fondamentale che docenti, compagni di classe e famiglie siano coinvolti in percorsi di formazione e sensibilizzazione per costruire un ambiente realmente inclusivo, dove ogni studente si senta parte attiva della comunità e non un “caso da gestire”.

Diplomarsi e laurearsi: una conquista di tutti


Ogni diploma, ogni laurea ottenuta da una persona con disabilità è una vittoria non solo personale, ma collettiva. È il segno di una società che sa riconoscere e valorizzare le diversità, che sa abbattere le barriere e offrire a ciascuno gli strumenti per realizzare il proprio potenziale.

Diplomarsi e laurearsi con una disabilità non è un sogno, è una realtà sempre più concreta. Ma perché questo sia vero per tutti, è necessario continuare a lavorare su più fronti: legale, educativo, tecnologico e culturale. Perché la vera disabilità non è fisica o mentale, ma è negli occhi di chi guarda solo i limiti e non le possibilità.