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Ecco 4 pensioni in anticipo per chi ha una invalidità anche senza legge 104 o gravità assoluta

Nel 2025 ci sono ben 4 pensioni in anticipo per chi ha una invalidità anche senza legge 104, senza una invalidità grave e con diversi requisiti.

Non bisogna essere invalidi gravi, con difficoltà a deambulare o con situazione sanitaria critica per rientrare in alcuni importanti vantaggi a livello di pensione. Non bisogna per forza di cose essere stati inseriti nei benefici della nota Legge 104 del 1992 per godere di questi vantaggi previdenziali. Le pensioni sono legate spesso a doppio filo alle invalidità. Non mancano agevolazioni che per un contribuente possono anche significare pensione in anticipo solo perché c’è stato il riconoscimento di un’invalidità anche non grave.
Ecco 4 pensioni in anticipo per chi ha una invalidità anche senza legge 104 o gravità assoluta. Misure valide anche nel 2025.

Ecco 4 pensioni in anticipo per chi ha una invalidità anche senza legge 104 o gravità assoluta

Acciacchi fisici e stanchezza sono fattori che determinano per molti lavoratori la ferma volontà di andare in pensione prima possibile. Figuriamoci se questa volontà non è ancora più forte per gli invalidi. E come detto, non necessariamente invalidi gravissimi. Non è necessaria una invalidità pari al 100% per riuscire ad andare in pensione prima. E con le novità previdenziali della legge di Bilancio, con le misure in scadenza nel 2024 che invece vengono prorogate anche per il 2025, ecco 4 pensioni in anticipo per chi ha una invalidità anche senza legge 104 o gravità assoluta. Partiamo da quella che forse ha regole più restrittive se parliamo di platea dei beneficiari. Anche se andrebbe detto, platee di beneficiari e visto che riguarda esclusivamente le donne. Apriamo la nostra analisi odierna con opzione donna.

Ecco 4 pensioni in anticipo per chi ha una invalidità, si parte da opzione donna

Opzione donna è senza dubbio la prima misura che permette di andare in pensione in anticipo anche per le invalide. Le lavoratrici che hanno avuto il riconoscimento di un’invalidità pari almeno al 74%, possono andare in pensione nel 2025 se entro il 31 dicembre 2024 hanno almeno 61 anni di età ed hanno almeno 35 anni di contributi versati. Ma se la lavoratrice ha avuto un figlio, può andare in pensione anche se entro la fine del 2024 ha completato oltre ai 35 anni di contributi pure 60 anni di età. E se i figli sono due o più, ecco che oltre ai soliti 35 anni di versamenti basta avere anche 59 anni di età ed il gioco è fatto.

Donne in pensione a 56 anni grazie alle invalidità, gli uomini a 61 anni


Anche nel 2025 ci sarà la possibilità di andare in pensione con l’80% di invalidità pensionabile e con i soliti vantaggi per le donne. Grazie all’invalidità specifica l’uscita è nettamente migliore come età, soprattutto se paragonata ai 67 anni della pensione di vecchiaia.Infatti la pensione con invalidità pensionabile permette di andare a riposo a chi completa:

  • almeno 56 anni di età per le donne;
  • almeno 61 anni di età per gli uomini;
  • non meno di 20 anni di contributi versati.

L’invalidità deve essere specifica per la tipologia di lavoro che svolge il diretto interessato. Non parliamo pertanto di invalidità civile ma di invalidità pensionabile. La riduzione della capacità lavorativa almeno all’80% deve quindi essere per il tipo di lavoro che svolge l’interessato.

Invalidi in pensione nel 2025, ecco una via per i precoci

Non ci sono limiti di età per gli invalidi che rientrano in quella particolare misura che si chiama quota 41 precoci. Per l’accesso alla quota 41 per i precoci gli invalidi devono rispettare i seguenti requisiti:

  • almeno 41 anni di contributi versati;
  • almeno 35 anni di contributi effettivi versati senza considerare i figurativi da disoccupazione e malattia;
  • minimo un anno di contributi versati prima dei 19 anni di età;
  • invalidità civile non inferiore al 74%.

L’Anticipo pensionistico sociale 2025

Anche in questo caso serve l’invalidità civile almeno al 74% e la misura in questione si chiama Ape sociale. Anticipo pensionistico, questo il significato dell’acronimo Ape e parliamo di una misura che, come opzione donna di cui parlavamo in un paragrafo precedente, è stata confermata dal governo per l’anno prossimo. L’Ape sociale prevede un requisito anagrafico da centrare. ma come contributi versati gli invalidi hanno un vantaggio rispetto alla quota 41 per i precoci. I requisiti per gli invalidi con l’Ape sociale sono:

  • almeno 63 anni e 5 mesi di età;
  • almeno 30 anni di contributi.