Oggi in Italia un soggetto che ha già compiuto 60 anni di età può andare in pensione solo se ha maturato la giusta carriera contributiva e se ha raggiunto i requisiti previsti dalle varie misure di pensionamento anticipato presenti nel sistema. Ed in genere, servono lunghe carriere, sia per quota 103 che per la quota 41 per i precoci, oppure per l’Ape sociale o ancora per l’Opzione Donna. Poi a 67 anni di età, chi ha almeno 20 anni di contributi versatile può prendere la pensione di vecchiaia ordinaria oppure, senza contributi ma con redditi al di sotto di determinate soglie può prendere l’assegno sociale. Prima dei 67 anni di età però c’è una prestazione che permette di percepire una rateo mensile di 333,33 euro per 13 mesi all’anno. La misura è la pensione di inabilità civile e adesso vedremo come funziona.
Ecco come prendere 333 euro al mese di pensione fino a 67 anni
La pensione di inabilità civile è una prestazione che l’INPS liquida dietro domanda a soggetti che hanno un’età compresa tra i 18 e i 67 anni. Infatti chi beneficia di questo trattamento deve sapere che al compimento dei 67 anni di età la prestazione percepita fino ad allora si trasforma in automatico nell’assegno sociale sostitutivo. Per poter percepire la pensione di inabilità però bisogna passare prima dalla visita medica presso la competente commissione medica invalidi civili delle Asl. Il soggetto che è riconosciuto invalido e inabile al lavoro al 100% e in maniera permanente, può chiedere all’INPS l’erogazione di questo assegno di inabilità.
Pensione di inabilità civile, ecco come prendere 333 euro al mese di pensione fino a 67 anni
Per poter prendere questo trattamento bisogna essere in possesso, oltre che dei requisiti anagrafici previsti, anche di alcuni altri requisiti tra cui quelli reddituali. Nello specifico per poter prendere la pensione di inabilità civile bisogna:
- Avere un’età compresa tra i 18 anni già compiuti è di 67 anni ancora da compiere;
- Essere cittadini italiani comunitari o extracomunitari purché con permesso di soggiorno di almeno un anno;
- Essere iscritti nell’anagrafe della popolazione residente e quindi essere regolarmente residenti in Italia;
- Avere un reddito proprio, presunto per l’anno di presentazione della domanda e dell’anno precedente per gli anni successivi di beneficio, non superiore a 19.461,12 euro;
Si rammenta che per reddito si intendono tutti quelli assoggettabili ad IRPEF.