La perdita di un familiare è sempre un duro colpo quando si tiene particolarmente a esso, tuttavia, oltre alla parte morale molte volte bisogna pensare anche alla parte economica.
Come ben sappiamo alla morte di un erede/familiare oltre alla pensione di reversibilità spetta anche l’eredità. L’eredità al momento della morte di una persona spetta al coniuge e nel caso di un figlio unico, viene spartito tra lui e il coniuge al 50%. Nel caso di 2 o più figli a loro spettano due terzi da dividere tra loro e un terzo al coniuge.
Fatte queste premesse, bisogna dire che nel caso in cui non si dichiari o meno il lascito, l’erede non avrà doveri nelle posizioni giuridiche e, quindi, non si ha accesso all’eredità ma non si è responsabili neanche dei debiti. Tuttavia bisogna essere molto sicuri della proprio scelta essendo che nel caso in cui si accetti l’eredità, tuttavia è possibile rifiutare i debiti prendere solo la parte attiva dell’eredità, per sapere come fare continua a leggere questo articolo!
Rinunciare l’eredità
Sembrerà uno scherzo di cattivo gusto, ma noi di Pensioni&Fisco non stiamo scherzando!
Difatti, quando si rinuncia l’eredità è bene sapere che è possibile revocare questa scelta.
Revocando il rifiuto dell’eredità cosa si otterrà?
In sostanza non si perde nulla e non si guadagna nulla con la semplice revoca, essendo che, è come se avessi accettato l’eredità all’inizio (quindi accetti sia la parte attiva che i debiti).
Ma come si fa questa revoca?
Essendo la revoca un atto formale essa non può essere ignorata e va chiesta espressamente al notaio entro il periodo di prescrizione del diritto di accettazione (10 anni dall’apertura del diritto all’eredità).
Bisogna tuttavia tenere a mente che se ci sono altri eredi ed essi accettano l’eredità non sarà possibile chiedere la revoca.
Capito come si effettua una revoca alla rinuncia, come estinguo i debiti senza pagarli?
Come si può ben immaginare si rinuncia all’eredità, normalmente, solo nel cado in cui i debiti siano superiori all’eredità passiva. Tuttavia in qualche caso è possibile revocare la rinuncia all’eredità al fine di ottenere solo la parte passiva dell’eredità, dunque, senza il peso di pesanti debiti. Tuttavia questo è possibile solo se i debiti cadano in prescrizione entro i 10 anni dall’apertura della successione.
Difatti è possibile rinunciare all’eredità giusto per il tempo id far cadere in prescrizione i debiti per poi presentare una revoca e ottenere dunque l’eredita priva di debiti (poiché “scaduti”) e non sarà possibile ai creditori presentare azioni di recuperi.