Ecco come salvare la sanatoria delle cartelle esattoriali e mettere al riparo la rottamazione Ecco come salvare la sanatoria delle cartelle esattoriali e mettere al riparo la rottamazione

Ecco come salvare la sanatoria delle cartelle esattoriali e mettere al riparo la rottamazione

Si può evitare la decadenza dalla sanatoria delle cartelle esattoriali? Ecco come salvare la rottamazione quater.

Prima si presentano le domande all’Agenzia delle Entrate Riscossione. Poi si passa alla valutazione delle domande, con accettazione o reiezione. Nel caso di accettazione il passaggio successivo è quello del pagamento delle rate. Sono i passaggi fondamentali della rottamazione delle cartelle esattoriali a cui i contribuenti hanno aderito nel 2023, presentando domanda entro il 30 giugno di quell’anno.
Ma c’è anche chi adesso ha perso il diritto alla sanatoria delle cartelle esattoriali. Il motivo è presto detto. Il mancato pagamento delle rate. Anche solo di una rata.
Una delle particolarità più discusse della rottamazione delle cartelle esattoriali è proprio la facilità con cui si può incorrere nel provvedimento di decadenza.Ma adesso, ecco come salvare la sanatoria delle cartelle esattoriali. Perché c’è una soluzione che adesso riduce quello che effettivamente è un rischio concreto.

Ecco come salvare la sanatoria delle cartelle esattoriali e mettere al riparo la rottamazione

Come si finisce nel perimetro della decadenza dalla sanatoria delle cartelle esattoriali anche se l’interessato ha avuto il via libera alla rottamazione? Basta saltare anche solo una rata del piano. Chi ha presentato domanda ma non ha versato nulla, naturalmente ha perso il diritto. Ma anche chi ha iniziato a pagare le prime rate per poi bloccare i versamenti, ha subito la medesima sorte. Come dicevamo, la sanatoria delle cartelle, meglio nota come rottamazione quater o definizione agevolata 2023, ha delle rigidità da non sottovalutare.

Le rate della sanatoria delle cartelle esattoriali con la rottamazione quater


Ogni rata (in tutto sono 18 rate trimestrali), gode di una sorta di salvaguardia o tolleranza che dura 5 giorni. Le prime due rate sono scadute il 31 ottobre ed il 30 novembre 2023. Poi, dal 2024 al 2027, 4 rate annuali, tutte in scadenza il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio ed il 30 novembre. Ed ogni rata con termine ultimo per pagare di 5 giorni lavorativi posticipato. Chi ha pagato alcune rate ed ora è decaduto, si troverà nella seguente condizione. Il debito verrà ridotto delle rate già versate, che sono considerate alla stregua di comuni acconti sul dovuto. Il debito nel frattempo tornerà ad essere quello comprensivo di sanzioni, interessi e diritti di riscossione del concessionario. Tutte cifre che con la sanatoria delle cartelle esattoriali erano state bonificate.

Rate saltate del piano di rateizzazione e decadenza dal beneficio, ecco il punto della situazione

Ma ecco ora arrivare una soluzione che salva la sanatoria delle cartelle esattoriali ed evita la decadenza. Prima di tutto però va fatta una precisazione. Chi non ha soldi per pagare le rate, non troverà certo in quello che diciamo la soluzione salva sanatoria delle cartelle. Perché ciò di cui parliamo è solo una soluzione per chi ha la memoria corta o per chi, alle prese con innumerevoli scadenze ed adempimenti, ha paura di dimenticare una rata.

Addebito diretto in conto corrente, dopo luce e gas anche le rate della rottamazione


Parliamo della classica soluzione che spesso molti contribuenti adottano per bollette della luce, bollette del gas e altri pagamenti a cadenza periodica. Parliamo dell’addebito diretto in conto corrente.
Infatti presentando domanda tramite SPID, CIE o CNS sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, si può chiedere al concessionario di applicare anche alle rate della sanatoria delle cartelle, l’addebito diretto su conto corrente. Una soluzione che di fatto addebita a scadenza il corrispettivo da pagare per le rate della rottamazione delle cartelle esattoriali.