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Ecco cosa devi spendere per andare in pensione nel 2024 con 4 anni di anticipo

Riscattare fino a 5 anni di contributi, ecco come funziona la Pace Contributiva per la pensione.

Nel 2024 la pensione di vecchiaia si centra sempre con 67 anni di età e con 20 anni di contributi. I requisiti sono rimasti inalterati quindi, ma con una notevole novità che forse è passata sotto traccia. Infatti la pensione di vecchiaia è diventata identica come requisiti tra chi ha iniziato prima e chi dopo il 1996. Non tutti sanno che fino al 31 dicembre 2023 chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995, per andare in pensione a 67 anni doveva centrare un requisito aggiuntivo. Doveva arrivare all’importo soglia della pensione pari a 15 volte l’assegno sociale. Un vincolo che come dicevamo è venuto meno nel 2024. Da gennaio però c’è un’altra novità che consente a questi soggetti che sono stati avvantaggiati dalla cancellazione dell’importo soglia, di andare in pensione più facilmente. La novità si chiama pace contributiva.

Ecco cosa devi spendere per andare in pensione nel 2024 con 4 anni di anticipo

Con la pace contributiva chi è iniziata a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 può andare a riscattare fino a massimo 5 anni di periodi scoperti da qualsiasi altra contribuzione. In altri termini se la carriera lavorativa di chi ha iniziato a lavorare in epoca contributiva presenta dei vuoti sia di contribuzione effettiva che figurativa o volontaria, può sfruttare questa valida possibilità di comprarsi cinque anni di contributi. Utili quindi per arrivare ai 20 anni che servono per la pensione a 67 anni. Una soluzione utile a chi per esempio si trova nel 2024 ad aver completato i 67 anni di età ma con solo 15 o 16 anni di contributi. Con questa soluzione l’interessato può arrivare ai fatidici 20 anni ed andare in pensione senza dover attendere il raggiungimento dei 71 anni di età.

Quanto si spende con la Pace Contributiva

Il costo del riscatto è a carico del lavoratore e quindi il diretto interessato deve provvedere a versare il corrispettivo per tutti gli anni di riscatto che intende sfruttare. Il calcolo è quello percentuale ed è basato sull’aliquota contributiva vigente nel fondo a cui chiedere il riscatto. Per esempio per i lavoratori dipendenti occorre versare il 33% dell’ultima retribuzione o dell’ultimo reddito. In pratica, il 33% del reddito o della retribuzione degli ultimi 12 mesi precedenti la data di richiesta del riscatto. Ipotizzando per esempio una retribuzione di 20.000 euro nell’ultimo anno di lavoro svolto, l’interessato dovrebbe versare 6.600 euro per ogni anno da riscattare.