Le misure di welfare per le famiglie con figli sono molte e dopo la legge di Bilancio per il 2025 sono diventate anche di più. Quando una famiglia ha un lieto evento come può essere la nascita di un bambino oltre alla gioia ci sono delle agevolazioni e dei bonus da prendere. Si tratta di misure sulla genitorialità che il governo italiano mette a disposizione delle famiglie: Ed a volte anche prima della nascita, anche se come vedremo le cose da fare sono successive e i primi sostegni non arrivano se non dopo il lieto evento.
Cosa fare quando nasce un figlio: domande, bonus, ISEE e agevolazioni
Alla nascita di un figlio il nucleo familiare cambia. E di conseguenza vanno aggiornate alcune documentazioni. prima tra tutte quella che serve a tutte le famiglie che devono chiedere un bonus o una agevolazione, cioè l’ISEE. Appena nato un bambino, non appena si è in possesso del codice fiscale dello stesso, ecco che è necessario presentare una nuova DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) per ottenere un ISEE che al suo interno ha anche il neonato. E questo è il primo passo da fare. Perché per esempio, per chiedere l’Assegno Unico, che è la principale misura sui figli fino a 21 anni di età, bisogna presentare la domanda. Ma se nell’ISEE non c’è il figlio non è possibile prendere i giusti importi di assegno previsti.
L’Assegno Unico e Universale è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico. E vale per ogni figlio a partire dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni di età non compiuti. Se invece il figlio è disabile, non esiste limite di età.
Appena nato il figlio e appena ottenuto l’ISEE ecco che bisognerà presentare la domanda di AU. Per prendere un sostegno mensile dall’INPS direttamente sul conto corrente indicato dal richiedente come quello dove prendere il beneficio. E con la prima erogazione anche i mesi arretrati pre parto.
Dal 2025 cosa cambia e perché è meglio fare le cose subito
Dal 2025 ci sarà anche un assegno da 1.000 euro come premio alla nascita. Non si sa ancora come avverranno le richieste, ma il governo ha deciso nella manovra di varare questa novità. E riguarderà famiglie con un ISEE fino a 40.000 euro. Se la madre è una lavoratrice dipendente, dopo i mesi di maternità obbligatoria c’è la possibilità di sfruttare un congedo parentale che sempre dopo la legge di Bilancio del governo è stato potenziato. Un congedo retribuito all’80% adesso può arrivare per ben tre mesi, ed è un congedo da utilizzare entro il sesto anno di vita del figlio. Se la madre non ha la tutela della maternità perché disoccupata o casalinga, ecco che può chiedere l’assegno di maternità dei Comuni. Per il 2025 dopo la sua rivalutazione annuale al tasso di inflazione l’assegno vale 2.037 euro complessivi. Si tratta di un bonus pari a 407,40 euro al mese per 5 mesi ma viene erogato in unica soluzione.
La prestazione va richiesta entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall’ingresso in famiglia nei casi di adozione o affidamento. Oltre a non avere coperture previdenziali, l’interessata deve avere un ISEE che dovrebbe essere sempre per il 2025 non superiore a 20.221,13 euro.
Ecco cosa fare quando nasce un figlio, tutte le domande
Da zero a tre mesi di età una famiglia può godere del Bonus asilo nido che per il 2025 è stato potenziato fino a un massimo di 3.000 euro per famiglie che hanno un ISEE minorenni fino a 25 mila euro e poi a scendere man mano che sale l’ISEE fino ad arrivare a 1.500 euro nel caso di un Isee superiore a 40.000 euro.
La Carta acquisti è un altro bonus che si può prendere per i figli da zero a 3 anni di età e vale 40 euro mensili ma solo se si trovano in una situazione economica particolarmente disagiata. In questo caso serve un ISEE non superiore a 8.052,75 euro.