La pensione nel 2025 è un obiettivo che molti lavoratori possono centrare partendo da diverse misure. Molto cambia in base all’anno di nascita dei lavoratori.
Perché per esempio, i nati nel 1958 hanno la possibilità di andare in pensione quasi sicuramente perché compiono 67 anni di età e quindi l’età pensionabile. Esclusi a 67 anni sarebbero quanti non si trovano con i 20 anni di versamenti per esempio.
Ma anche le pensioni anticipate, soprattutto quelle contributive aprono diverse possibilità. E come vedremo l’anno di nascita può essere anche il 1962. Pertanto, ecco i beneficiari della pensione anticipata 2025 e come si può sfruttare la possibilità in base all’anno di nascita ma non solo.
Ecco i beneficiari della pensione anticipata 2025 per anno di nascita, si parte dal 1962
La pensione anticipata contributiva è una misura strutturale del sistema. Tanto è vero che la si trova nella scheda dedicata alle pensioni anticipate ordinarie sul sito istituzionale della Previdenza Sociale Italiana.
La pensione anticipata contributiva è un particolare canale di pensionamento agevolato per i cosiddetti contributivi puri. Si tratta di soggetti che hanno il primo versamento di contributi non antecedente il 1996.
I cosiddetti nuovi iscritti hanno un autentico scivolo che consente loro di andare in pensione a partire dai 64 anni di età. E nel 2025 questa età la raggiungono i lavoratori che sono nati nel 1961.
Per andare in pensione con l’anticipata contributiva occorre che gli interessati abbiano almeno 20 anni di contributi, e come detto, tutti in epoca contributiva. Ma occorre pure che la pensione liquidata alla data di uscita sia pari ad almeno 3 volte l’assegno sociale.
Significa una pensione che nel 2025 sarà sicuramente superiore a 1.610 euro al mese.
Le agevolazioni sulla pensione anticipata contributiva, limiti più bassi per le lavoratrici
La pensione da centrare è un requisito fisso della misura. Infatti nonostante la combinazione 64+20 sia completata, per accedere alla pensione anticipata contributiva bisogna rispettare il vincolo prima citato della pensione minima. Ma per le donne, soprattutto per le lavoratrici con più figli, il vincolo è molto meno pesante.
Partiamo per esempio dal fatto che per le lavoratrici che nella loro vita hanno avuto un figlio, la pensione da raggiungere passa da 3 volte l’assegno sociale a 2,8 volte l’assegno sociale. E come detto per le donne con più figli avuti, la soglia passa da 3 volte l’assegno sociale a 2,6 volte l’assegno sociale.
Visto che parliamo di pensioni possibili già con 20 anni di contributi, la soglia minima da centrare non è la cosa più facile da fare.
Ogni figlio vale 4 mesi in meno sull’età, la fortuna di essere nate nel 1962
Ma per le donne con figli le agevolazioni non finiscono. Perché sempre per chi rientra nei requisiti della pensione anticipata contributiva c’è un’altra potenziale soluzione.
Per le donne ogni figlio avuto può valere fino a 4 mesi di sconto sull’età pensionabile della pensione anticipata contributiva. Che da 64 scenderebbe quindi, in presenza di 3 o più figli avuti (lo sconto massimo può arrivare a 12 mesi), a 63 anni. E quindi anche per le nate nel 1962 la pensione anticipata contributiva potrebbe, nel rispetto di tutte le altre condizioni prima citate, arrivare nel 2025.