La pensione anticipata dell’INPS dai 59 anni, basta la legge 104 di mamma o papà La pensione anticipata dell’INPS dai 59 anni, basta la legge 104 di mamma o papà

Ecco la pensione a 64 anni nel 2024 e perché è più facile di quel che si creda

Come è possibile andare in pensione a 64 anni anche se ci sono contributi versati prima del 1996.

Andare in pensione a 64 anni tra sogno e realtà. Infatti l’età è di quelle favorevoli come uscite, ed anche la contribuzione necessaria non è esagerata, essendo necessario arrivare solo a 20 anni almeno. Ma
ci sono delle regole previdenziali che non tutti i lavoratori conoscono e che possono garantire un pensionamento qualche anno prima rispetto ai requisiti ordinari. E proprio la cosiddetta pensione anticipata contributiva è una di queste. naturalmente servono determinati requisiti. Inoltre, la platea della misura nasce fortemente limitata come perimetro dei beneficiari. ma ci sono regole e stratagemmi che rendono la misura fruibile ben oltre i limiti che tutti considerano. Pertanto, ecco la pensione a 64 anni nel 2024 e perché è più facile di quel che si creda.

La pensione anticipata a 64 anni, come e perché

Nel momento in cui un lavoratore compie 64 anni di età ed ha 20 anni di contributi versati interamente nel sistema contributivo, può andare in pensione.Non ci devono essere contributi, a qualsiasi titolo e di qualsiasi genere prima del 31 dicembre 1995. La misura però si percepisce solo nel momento in cui l’interessato raggiunge il cosiddetto importo soglia. Parliamo dell’importo cui deve arrivare la prestazione al momento della liquidazione. Per le donne che hanno avuto due o più figli l’importo soglia della prestazione per essere concessa la pensione anticipata contributiva deve essere superiore a 2,6 volte l’assegno sociale. Per le donne che hanno avuto un solo figlio l’importo soglia deve essere superiore a 2,8 volte l’assegno sociale. Per tutti gli altri invece il limite di 3 volte.

Ecco la pensione a 64 anni nel 2024 e perché è più facile di quel che si creda

Stando a quanto detto prima, esclusi sono tutti coloro che non raggiungono gli importi soglia delle prestazioni. Ed esclusi anche coloro che hanno iniziato a versare prima del 1996. A meno che, ed è qui la soluzione anti limitazioni, non ci siano contributi nella Gestione Separata. Anche un solo contributo. Come previsto dall’articolo 3 del Decreto Ministeriale 282/1996, chi è stato iscritto alla Gestione Separata può sfruttare il computo per andare in pensione con le stesse regole dei contributivi.
Il computo si può usare con almeno un mese di contributi versati nella Gestione Separata, purché con meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995 e con almeno 15 anni di contribuzione dopo il 31 dicembre 1995. Chi sceglie la via della Gestione Separata, ed ha i requisiti prima citati, può quindi andare in pensione con quella di vecchiaia ordinaria a 67 anni di età con almeno 20 anni di contribuzione. Oppure con la pensione anticipata contributiva, con 64 anni di età e 20 di contributi rispettando le condizioni prima citate. Oppure a 71 anni di età, anche con solo 5 anni di contributi (questa è un’altra misura destinata ai contributivi puri o a chi opta per il computo).