Dal primo gennaio 2023 una nuova possibilità per la pensione dei lavoratori è stata introdotta. Nessuna riforma delle pensioni e nessun superamento della riforma Fornero. Semplicemente è partita la possibilità di uscire dal lavoro con la nuova quota 103. E l’INPS in queste ore ha aperto ufficialmente la nuova stagione previdenziale, avviando i procedimenti per il pensionamento con questa misura. Quindi, ecco la pensione anticipata 2023 per chi lavorava già nel 1981 e pertanto rientra tra i possibili beneficiari di quota 103.
Ecco la pensione anticipata 2023 per chi lavorava già nel 1981
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale italiano ha avviato la possibilità di sfruttare la nuova quota 103. Via quindi alle domande dei lavoratori per andare in pensione con la nuova misura. Una facoltà che potrà sfruttare il lavoratore nato fino al 1960. A conti fatti però, potranno godere di questo anticipo quanti hanno iniziato a versare contributi dal 1981. Infatti la misura oltre a prevedere i 62 anni di età anagrafica come soglia minima da raggiungere, prevede il contestuale completamento dei 41 anni di contribuzione.
Finestre e altre regole della pensione anticipata a 62 anni di età per i nati fino al 1960
Chi ha già completato il doppio requisito entro il 31 dicembre 2022, potrà ricevere il primo rateo di pensione dal primo aprile. Il meccanismo delle finestre è questo. Infatti nel settore privato bisogna attendere 3 mesi di finestra a partire dalla data di maturazione dei requisiti. Per il pubblico impiego invece, serve attendere 6 mesi. Nel comparto scuola che come è noto segue date di pensionamento differenti e collegate all’anno scolastico, le domande di cessazione dal servizio dovranno arrivare entro il 28 febbraio prossimo. E il pensionamento scatterà dal primo settembre 2023. Ecco la pensione anticipata 2023 per chi lavorava già nel 1981 quindi, con date e adempimenti differenti in base al lavoro svolto e soprattutto, alla data di maturazione del diritto al pensionamento.