Ecco le alternative sulle pensioni che si possono sfruttare adesso senza inasprimenti futuri e senza legge Fornero. Ecco le alternative sulle pensioni che si possono sfruttare adesso senza inasprimenti futuri e senza legge Fornero.

Ecco le pensioni da prendere subito senza la legge Fornero ed evitando l’aumento dei requisiti

Ecco le alternative sulle pensioni che si possono sfruttare adesso senza inasprimenti futuri e senza legge Fornero.

Il tanto promesso superamento della legge Fornero che apriva scenari importanti per una nuova riforma delle pensioni non c’è stato. Nulla di fatto per la tanto attesa riforma delle pensioni. La riforma Fornero resta l’ultima vera riforma delle pensioni mai varata per davvero. Le tante misure che sono arrivate dopo sono servite solo per detonare gli inasprimenti di quella riforma.

Eppure ci sono diverse misure che ancora oggi permettono di accelerare il pensionamento. E in vista di quello che potrebbe succedere nel 2027, con un aumento di 3 mesi dell’età pensionabile, ecco che mai come adesso serve un quadro dettagliato delle misure che si potrebbero sfruttare.

Ecco le pensioni da prendere subito senza la legge Fornero ed evitando l’aumento dei requisiti

Si possono usare diverse misure per andare in pensione subito e senza passare per forza di cose dalle misure ordinarie che sono ancora oggi legate alla legge Fornero. La prima misura riguarda chi ha iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995.

Chi ha maturato anche i 20 anni di versamenti tutti nel sistema contributivo, ed una pensione pari almeno a 3 volte l’assegno sociale, può andare in pensione con 64 anni di età.

L’importo minimo della pensione è pari a 2,6 volte l’assegno sociale per le donne che hanno avuto più figli e 2,8 volte per quelle che di figli ne hanno avuti solo uno. La misura si chiama pensione anticipata contributiva.

Una pensione in anticipo, ecco come fare con l’invalidità pensionabile

Sempre per le lavoratrici, e sempre per le pensioni anticipate contributive, ogni figlio avuto vale 4 mesi di sconto sull’età pensionabile. E lo sconto massimo può arrivare a 16 mesi per chi ha avuto 4 o più figli.

Significa che si può uscire ad una età variabile tra i 62,8 e i 63,8 anni sempre con 20 anni di versamenti e con gli importi minimi delle pensioni da completare.

Ma se l’interessato ha una invalidità pensionabile pari almeno all’80% (non invalidità civile o generica, ma invalidità specifica e pensionabile), sempre con 20 anni di versamenti si può lasciare il lavoro a 61 anni per gli uomini e 56 anni per le donne.

Ecco sconti e agevolazioni per alcuni contribuenti

Pure la pensione di vecchiaia ordinaria ha la possibilità di sconto di 4 mesi a figlio fino a massimo 16 mesi alla pari delle pensioni anticipate contributive. E sempre per le contribuenti che hanno avuto dei figli ma che hanno il primo versamento di contribuzione dopo il 31 dicembre 1995.

In questo modo ci sarà chi uscirà con la vecchiaia a 65 anni e 8 mesi di età se ha avuto almeno 4 figli, o a 66 anni con tre figli e così via dicendo. Naturalmente le possibilità di anticipare le uscite sono anche quelle offerte dalle tre misure confermate nel 2025 perché prorogate nella legge di Bilancio.

Caregiver, lavori gravosi, invalidi e disoccupati con 63 anni e 5 mesi possono accedere pure all’Ape sociale. Per i lavori gravosi servono almeno 36 anni di versamenti, mentre per le altre tre categorie servono 30 anni. Tornando alle donne, chi ha completato 59 anni di età nel 2024 ed alla fine dell’anno scorso aveva già 35 anni di versamenti, può accedere ad opzione donna.

Per opzione donna bisogna essere alle prese con aziende con tavoli di crisi avviati in sede ministeriale. Oppure bisogna essere invalide al 74% almeno o caregivers. In questi ultimi due casi, i 59 anni valgono solo se la contribuente ha avuto più di un figlio. Infatti senza figli al 31 dicembre 2024 andrebbero completati i 61 anni di età, e con un solo figlio i 60 anni di età.

Due misure con 41 anni di contributi maturati, eccole

Un’altra misura utile è la quota 41 per i precoci che è il canale migliore alternativo alla pensione anticipata che, come proprio la quota 41 precoci, non ha limiti di età. Per i precoci è necessaria una carriera minima pari a 41 anni di versamenti, di cui 35 anni effettivi da lavoro e un anno almeno versato prima dei 19 anni di età. E bisogna appartenere a categorie quali i caregivers, gli invalidi, gli addetti ai lavori gravosi o usuranti e i disoccupati. Con 41 anni di versamenti ma solo con almeno 62 anni di età nel 2025 si può andare in pensione pure con la quota 103. E senza vincoli di platea o limitazioni a determinate categorie di contribuenti.