Ecco perché a 62 anni opzione donna 2025 diventa libera per tutte le lavoratrici Ecco perché a 62 anni opzione donna 2025 diventa libera per tutte le lavoratrici

Ecco perché a 62 anni opzione donna 2025 diventa libera per tutte le lavoratrici

Ecco perché a 62 anni opzione donna 2025 può estendere nettamente la platea delle beneficiarie della misura.

Con l’approvazione della Legge di Bilancio l’opzione donna sarà confermata anche per il 2025. La conferma delle misure in scadenza nel 2024 tira dentro anche il regime contributivo sperimentale per le lavoratrici. E la misura sarà attiva fino al 31 dicembre 2025. E con le stesse regole del 2024. Una misura limitata a poche lavoratrici quindi. Ma con una scappatoia. Che poi è la solita salvaguardia che il sistema pensioni italiano prevede. Perché se è vero che a 59 anni l’opzione donna permette il pensionamento ma solo ad alcune lavoratrici, ecco perché a 62 anni opzione donna 2025 diventa libera per tutte le lavoratrici.

A 59 anni opzione donna 2025 ma solo per alcune lavoratrici

L’opzione donna rispetto alle altre misure di pensionamento prevede un meccanismo particolare di maturazione dei requisiti. Infatti questi vanno completati entro il 31 dicembre dell’anno precedente. Significa che chi vuole andare in pensione nel 2025 con opzione donna deve completare età e contributi previsti entro la fine del corrente anno. E l’età di uscita è quella dei 59 anni, che però, dovendo essere una età completata entro la fine del 2024, apre le porte del pensionamento effettivo a 60 anni.

Come funziona esattamente opzione donna

Quindi, si tratta di un canale di pensionamento fruibile anche per le nate nel 1966. Infatti per avere accesso ad opzione donna 2025 servirà che la lavoratrice abbia almeno 59 anni di età compiuti entro il 31 dicembre del 2024 ed alla stessa data abbia anche 35 anni di contributi versati.
Bisogna però rientrare anche nelle 4 categorie di lavoratrici a cui la misura si rivolge anche ora. Ovvero, invalide, caregivers, licenziate o addette di aziende che hanno avviato tavoli di risoluzione della crisi aziendale in sede Ministeriale (per lo più grandi aziende di interesse nazionale).

Attenti ai requisiti, alle date e alle regole di opzione donna 2025

L’età di uscita prevista quindi è a 59 anni compiuti entro la fine dell’anno precedente. Ma ad invalide e caregivers per uscire con questa età è necessario che abbiano avuto due o più figli nella loro vita. Altrimenti, con un solo figlio è necessario che entro la fine del 2024 l’età raggiunta sia di 60 anni. mentre senza alcun figlio avuto l’età di partenza è 61 anni sempre entro il 31 dicembre del corrente anno.

Anche le invalide possono andare in pensione con questa misura

Le invalide devono avere almeno il 74% di disabilità certificata dalla commissione medica invalidi civili ASL/INPS. Le caregivers devono risultare conviventi con il parente disabile da non meno di 6 mesi prima di presentare domanda di pensione.
La prestazione continua ad essere contributiva, nel senso che il calcolo della prestazione è con il penalizzante metodo basato sul montante dei contributi.

Ecco perché a 62 anni opzione donna 2025 diventa libera per tutte le lavoratrici

Chi ha completato 58 anni di età entro la fine del 2021 se lavoratrice dipendente, o chi invece ne ha completati 59 di anni se lavoratrice autonoma, nel 2025 potrà andare in pensione anche se non appartiene alle categorie prima citate. E senza alcun collegamento ai figli avuti. Infatti per opzione donna vale la regola della cristallizzazione del diritto. Quindi, disco verde alla pensione per chi rientra nella versione di opzione donna valida fino al 31 dicembre 2022. Una versione che non prevede vincoli di appartenenza a determinate categorie. E quindi, fruibile largamente per tutte le lavoratrici. Ripetiamo, l’importante è che oltre ai 58 o 59 anni completati entro il 31 dicembre 2021, alla stessa data le interessate dovevano vantare già 35 anni di contributi.