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Ecco perché c’è chi sulla pensione non ha preso la quattordicesima

Ecco perché c’è chi sulla pensione non ha preso la quattordicesima mensilità e tutte le possibili motivazioni.

Da dove parte il problema che l’INPS non ha versato la quattordicesima? Una situazione in cui senza dubbio si trovano molti pensionati che a luglio sono andati all’incasso senza aver trovato la tanto attesa mensilità aggiuntiva. E c’è anche chi invece non ha trovato gli importi attesi, cioè ha preso di meno. Ecco una guida su cosa può essere successo e perché.

Ecco perché c’è chi sulla pensione non ha preso la quattordicesima

Come tutti sanno la quattordicesima mensilità è quella somma aggiuntiva che sulle pensioni viene liquidata dall’INPS nel mese di luglio. Con il rateo del corrente mese quindi i pensionati dovrebbero aver percepito la quattordicesima, sempre che siano soggetti aventi diritto a questa mensilità aggiuntiva. Chi non l’ha ricevuta oppure ha preso importi più bassi deve capire il perché di tutto questo. Partiamo da una analisi dettagliata sul perimetro di applicazione della mensilità in più. Nello specifico può prendere la quattordicesima della pensione chi si trova con redditi al di sotto di un determinato importo. Non bisogna avere redditi più alti di 2 volte il trattamento minimo INPS, cioè esattamente non più alti di 1.197,22 euro al mese. Nel 2024 l’importo del minimo secondo l’Istituto previdenziale è pari a 598,61 euro.

Da dove nascono cifre differenti e mancate erogazioni

Non tutti prendono la stessa quattordicesima e non tutti ne hanno diritto. partendo da questo concetto, va detto che per chi ha redditi al di sotto di 1.5 volte il trattamento minimo, cioè esattamente 879,92 euro ed ha versato 15 anni di contributi o meno, ha diritto a 437 euro di mensilità. Che scende a 336 euro per chi ha un reddito sopra 879,92 euro ma non oltre 1.197,22 euro al mese. Per quanti hanno versato più di 15 anni di contributi e fino a 25 anni, la quattordicesima è pari a 546 euro per la fascia fino ad 1,5 volte il trattamento minimo e 420 euro per chi ha un reddito fino a 2 volte il trattamento minimo. Rispettivamente è di 655 euro e 504 euro invece per pensionati con oltre 25 anni di contributi versati. Si rammenta che le fascia per i lavoratori autonomi cambiano e salgono fino a 18 anni di contributi, tra 18 e 28 anni ed oltre 28 anni.

Fermo restando il meccanismo, ci sono lavoratori che evidentemente non hanno percepito questa mensilità aggiuntiva. Le motivazioni sono due. Una dipende dal suo reddito in quanto tale. Perché è evidente che chi ha superato il limite delle 2 volte il trattamento minimo quest’anno, ha perso il diritto alla prestazione che invece gli spettava nel 2023 se invece rientrava nella soglia. Stesso discorso per chi magari nel 2023 aveva un reddito fino ad 1,5 volte il trattamento minimo e nel 2024 lo ha superato. In questo caso è facile che la cifra presa di quattordicesima è più bassa. Oltretutto il trattamento minimo INPS nel 2023 era più basso di quello 2024, e questo invece dovrebbe favorire la fruizione della prestazione. Perché sale l’importo massimo da non superare. Infine, non è da escludere per chi non ha ricevuto la mensilità aggiuntiva, che tutto nasca dall’omessa dichiarazione reddituale obbligatoria a cui sono assoggettati i titolari di pensioni che non hanno l’obbligo di presentare le dichiarazioni dei redditi all’Agenzia delle Entrate. in questo caso infatti è fatto obbligo presentare il RED. E per esempio, chi non lo ha prodotto nel 2022, probabilmente oggi è punito con la sospensione delle prestazioni collegate ai redditi, prima tra tutte la quattordicesima mensilità.