Molti lettori hanno incontrato una problematica con l’Assegno inclusione. Un problema sugli importi naturalmente, che resta la cosa che maggiormente interessa i beneficiari. Infatti molti trovano nella card che hanno ritirato alle Poste, cifre più basse di quelle che hanno sempre percepito con il Reddito di cittadinanza. Come mai? questa è la domanda principale che si pongono molti lettori adesso, dopo che hanno preso il 26 gennaio la prima ricarica.
Ecco perché l’Assegno di inclusione è più basso del Reddito di cittadinanza
Chi ha presentato domanda di Assegno di inclusione entro il 7 gennaio 2024, ed ha completato sempre entro la stessa data l’iscrizione alla piattaforma SIISL e al PAD, ha preso l’Assegno il 26 gennaio. Ma c’è chi non si spiega perché ha preso nettamente di meno rispetto al Reddito di cittadinanza. Al netto delle variazioni tra un ISEE e l’altro, cioè tra l’ISEE 2023 e l’ISEE 2024, una problematica potrebbe essere il profilo dei componenti la famiglia. Infatti l’Assegno di inclusione si differenzia dal Reddito di cittadinanza perché riguarda solo le seguenti persone:
- over 60;
- minori di 18 anni;
- invalidi;
- presi in carico dai servizi sociali comunali.
Tutti gli altri componenti della famiglia che non rientrano in questi parametri, non vengono considerati per l’Assegno di inclusione.
Ecco come fare per prendere di più di sussidio
L’Assegno di Inclusione non è del tutto simile al Reddito di Cittadinanza. Anche se può sembrare la stessa cosa, non lo è. Infatti questa misura ha sostituito la precedente solo per quelle persone indicate prima, cioè i cosiddetti fragili. Per le altre invece c’è un’altra misura, che si chiama Supporto formazione lavoro. Ed è proprio questa quella che devono richiedere i componenti della famiglia non fragili, e non considerati nell’Assegno di inclusione. Infatti le due nuove misure sono cumulabili. Un esempio chiarirà meglio la situazione. Una famiglia composta da madre di 58 anni, padre di 63 anni, un figlio di 25 anni ed un altro di 16, potranno prendere l’Assegno di Inclusione, se hanno i requisiti naturalmente, solo per il padre e per il figlio piccolo. Gli altri due non rientrano nella scala di equivalenza e quindi non sono determinanti sull’importo dell’Assegno di inclusione. Con il reddito di cittadinanza invece tutti e 4 erano considerati. Ecco perché la madre sotto i 60 anni ed il figlio maggiorenne, dovrebbero provvedere a chiedere il Supporto formazione e lavoro.