Come si fa a prendere di più di redito di cittadinanza? Una domanda che molti si pongono non capendo bene come si calcola il sussidio contro la povertà. Male domande riguardano anche chi sa benissimo che il reddito di cittadinanza è basato su redditi e patrimoni, tanto mobiliari che immobiliari dei richiedenti, cioè sull’ISEE. In questo caso la domanda di molti è sul come abbassare l’ISEE per poter percepire un sussidio più alto. In effetti è il fatto che l’ISEE fa riferimento ai due anni precedenti sia dal punto di vista dei patrimoni che dei redditi, a produrre una situazione particolare per contribuenti, lavoratori e famiglie.
Quali redditi e quali patrimoni si inseriscono nell’ISEE
I redditi e i patrimoni che vanno inseriti nella DSU (Dichiarazione sostitutiva unica) per ottenere l’ISEE sono tutti quelli di tutti i componenti il nucleo familiare richiedente l’attestazione. Ma vanno indicati quelli dei due anni precedenti l’anno in cui si presenta la DSU e cioè quello in cui si ottiene l’attestazione ISEE. In pratica, nel 2022 l’ISEE fa riferimento al 2020, così come nel 2023 l’ISEE farà riferimento al 2021. E che succede se perdo il lavoro oggi e l’ISEE riporta dati di due anni fa? Una domanda lecita come quella che si fa chi invece ha eroso tutti i risparmi che magari due anni fa aveva in banca e oggi non ha più. È evidente che l’ISEE appare poco equo. Ma parliamo dell’ISEE ordinario, dal momento che c’è una versione diversa che può tornare utile.
ISEE corrente, cos’è, come si fa e quando scade
La versione dell’ISEE che fa comodo a tutti i soggetti che hanno visto la loro situazione peggiorare drasticamente negli ultimi tempi è l’ISEE corrente. In pratica si porta l’indicatore della situazione economica equivalente ad un valore più corrispondente a quello che il richiedente vive nel momento in cui presenta la DSU. Quindi, se ha perso il lavoro non risulterà il reddito che invece aveva due anni prima con l’occupazione in corso. E non risulteranno i soldi in banca presenti su carte, libretti e conti se questi ora non ci sono più. E questo inevitabilmente produce un vantaggio anche in termini di importo di eventuali sussidi percepiti, quali il reddito di cittadinanza per esempio. Vantaggi che sono anche quelli di avere più facilmente accesso a bonus e indennità che prevedono dei limiti ISEE ben precisi. Ecco perché l’ISEE corrente fa salire reddito di cittadinanza e sussidi, perché si scollega dalla versione ordinaria.
ISEE corrente, alla scadenza torna l’ISEE ordinario
Solo una accortezza relativa alla scadenza dell’ISEE nella versione corrente. Infatti l’ISEE corrente non dura un anno come l’ISEE ordinario. Dura infatti 6 mesi e quindi deve essere rinnovato più volte nell’anno. Ogni qualvolta l’ISEE corrente è scaduto, la prestazione di cui si beneficia verrà riporzionata all’ISEE ordinario che dura 12 mesi, e quindi con il concreto rischio di essere esclusi dalle prestazioni o di vedersi erogare prestazioni ridotte come importo. Ecco perché chiedere l’ISEE corrente per chi percepisce una indennità o un sussidio può essere una soluzione adatta a far salire l’importo delle prestazioni.