Il modello 730 serve per pagare le tasse e quindi per versare a conguaglio l’IRPEF dovuta e precedentemente non trattenuta dal datore di lavoro o dall’INPS durante i mesi di retribuzione o di pensione dell’anno d’imposta precedente.
Ma se il contribuente ha versato più IRPEF di quanto doveva, o ha scaricato diversi oneri detraibili tra spese di ristrutturazione, spese sanitarie, interessi sui mutui, spese di istruzione e così via dicendo, con il 730 si può anche andare a rimborso. In pratica si può essere a credito di IRPEF.
In questo caso il contribuente non deve versare ma ricevere un rimborso. E siamo nella fase dell’anno più importante per chi ha presentato il modello 730/2024 senza sostituto d’imposta. Perché a dicembre tra prima e dopo Natale in genere i contribuenti ricevono il rimborso. Ma c’è chi non ha ricevuto ancora niente. Ed una probabile causa potrebbe essere quella che vedremo adesso.
Ecco perché non sta arrivando il rimborso del modello 730
Chiamare l’Agenzia delle Entrate, o andare direttamente agli sportelli territoriali delle Entrate, o fissare un appuntamento in videochiamata o in chiamata telefonica potrebbe essere l’unica soluzione per risolvere quello che rischia di rimanere un autentico arcano. Parliamo del mancato arrivo del rimborso del modello 730 presentato senza sostituto d’imposta entro il 31 ottobre del 2024.
Perché i vari suggerimenti che si leggono sul web, con l’interrogare il cassetto fiscale accedendo all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate potrebbe non risolvere il dubbio.
Accedendo con le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o con quelle della CIE (Carta di Identità Elettronica) la propria dichiarazione dei redditi può trovarsi allo stato di erogazione in corso, con la data di ordinativo del pagamento già inserita e con a breve saranno disponibili i dati del pagamento. E questo significherebbe che a breve effettivamente arriveranno i soldi tanto attesi. Se invece nell’area dedicata al controllo dei rimborsi sulle imposte dirette esce scritto che la richiesta è stata ricevuta dall’ufficio competente, allora l’attesa potrebbe essere più lunga.
I tempi dei rimborsi da 730 senza sostituto, ecco le regole
Una lunga attesa, con i tempi di erogazione dei rimborsi che notoriamente con l’Agenzia delle Entrate direttamente sono più lunghi rispetto a chi usa il sostituto di imposta. Ma lunghi fino ad un certo punto. In genere i rimborsi arrivano a dicembre, ma l’Agenzia delle Entrate può pagare fino a marzo dell’anno successivo. Quindi nulla di illecito se i rimborsi non arrivano nel mese di dicembre o i primi di gennaio come sta accadendo in queste settimane. Ma bisogna anche capire che da caso a caso molte cose possono variare. A prescindere da errori nella dichiarazione dei redditi, nell’IBAN comunicato all’Agenzia delle Entrate o a prescindere dal fatto che una dichiarazione dei redditi può finire sotto controllo preventivo da parte del Fisco ritardando le erogazioni dei rimborsi, ci può essere un caso particolare che il contribuente non considera.
Occhio anche alle eventuali cartelle esattoriali, e se dipendesse da loro?
Se il contribuente oltre ad avere un credito fiscale proveniente dall’ultimo modello 730 senza sostituto ha anche un debito o più debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione, oggi il rimborso può essere congelato. In presenza di cartelle esattoriali infatti l’Agenzia delle Entrate può mettere a disposizione dell’Agenzia delle Entrate Riscossione in rimborso di un contribuente, purché di importo superiore a 500 euro. In questo caso il rimborso viene congelato e messo a disposizione del concessionario fino alla fine dell’anno in corso. Per proporre al contribuente la cosiddetta compensazione, ovvero saldare il debito con il credito. Ecco perché non sta arrivando il rimborso del modello 730 senza sostituto. Ed in questo caso l’attesa potrebbe essere vana perché il rimborso non arriverebbe.