Ogni genitore si sarà chiesto nell’arco della sua vita da educatore se ha mai esagerato o meno, con punizioni severe o con sgridate parecchie violente. O in generale se le punizione che sancisce al figlio siano troppo gravi o meno.
Esiste una legge che parla dell’educazione dei propri figli?
Esiste una legge che parla dei doveri dei genitori nei confronti dei figli, essa è l’articolo 147 del codice civile che recita: “Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l’obbligo di mantenere, istruire, educare e assistere moralmente i figli, nel rispetto delle loro capacita’, inclinazioni naturali e aspirazioni, secondo quanto previsto dall’articolo 315-bis” e successivamente la Corte di Costituzione ha poi apportato un’estensione alla legge in modo che la legge venga applicata anche alle coppie non sposate.
Il dovere dei genitori
Come viene detto dall’articolo 2048 del codice civile che incarica i genitori la responsabilità per tutti gli illeciti (qualunque essi siano: penali, civili o amministrativa) dei propri figli (a meno che non possano dimostrare che non hanno avuto la possibilità d’impedire il fatto). La giurisprudenza ritiene, inoltre, ritiene che nel caso in cui si dimostri di aver impartito una “buona educazione” i genitori non siano dovuti a pagare i danni provocati dal figlio.
Obbedienza, può un figlio disubbidire ai genitori?
Non si ha una risposta concreta a questa domanda, tuttavia l’articolo 315-bis del codice civile riporta: ” l figlio ha diritto di essere mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori, nel rispetto delle sue capacità, delle sue inclinazioni naturali e delle sue aspirazioni.
Il figlio ha diritto di crescere in famiglia e di mantenere rapporti significativi con i parenti.
Il figlio minore che abbia compiuto gli anni dodici, e anche di età inferiore ove capace di discernimento, ha diritto di essere ascoltato in tutte le questioni e le procedure che lo riguardano.
Il figlio deve rispettare i genitori e deve contribuire, in relazione alle proprie capacità, alle proprie sostanze e al proprio reddito, al mantenimento della famiglia finché convive con essa”.
Quindi, il figlio deve rispettare i genitori, nonostante l’esistenza di questa legge, la sua violazione non presenta nessuna sanzione.
Punizioni, come devono avvenire?
Ovviamente le punizione sono un lato alle volte importante dell’educazione e ovviamente i genitori possono punire i figli, tuttavia le punizioni devono essere proporzionate al comportamento da reprimere (contando anche la personalità del figlio).
Inoltre è possibile costringere il figlio a rimanere per qualche ora in camera senza tuttavia vietarglielo per una intera giornata ed è inoltre lecito vietare la sua frequentazione con qualche amico (solo nel caso in cui l’amicizia possa nuocere alla crescita del proprio figlio).
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