L’annuncio era atteso da tempo e adesso pare sia la volta buona, dal momento che tra una decina di giorni dovrebbe essere convocato il tavolo coi sindacati che metterà la parola fine alla piattaforma di rinnovo del contratto anche per il comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico.
Da troppe settimane si era in attesa di questa convocazione visto che è di maggio l’ultimo incontro in materia rinnovi dei contratti dei vari comparti della PA.
Lo sblocco del rinnovo contrattuale apre a scenari nuovi dal punto di vista lavorativo e salariale ed il Ministro Brunetta ieri, a margine di una riunione interministeriale, ha dato per fatta la convocazione del tavolo di discussione.
Una riunione interministeriale che si è svolta ieri 9 luglio con presenti il Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniela Franco, il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini e le due Ministre della Giustizia, Marta Cartabia e dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha definito i prossimi appuntamenti riguardanti la vecchia questione del rinnovo del contrato nella Pubblica Amministrazione. Una notizia attesa con impazienza dagli oltre 3 milioni di dipendenti pubblici a cui il Contratto Collettivo è scaduto ormai da tempo.
Probabile emendamento nel decreto Sostegni Bis
L’ultima tappa di questa piattaforma di rinnovo è datata 14 maggio 2021 e li si decise di proseguire il lavoro magari predisponendo un emendamento nel decreto Sostegni Bis. Infatti tutti i vari decreti emergenziali che prima il governo Conte e poi il governo Draghi hanno emanato, hanno le perfette sembianze di autentiche leggi di Bilancio, autentiche manovre finanziarie.
E si sa, è sempre la legge di Stabilità di ogni fine anno il contenitore dove provvedimenti di questo genere trovano i natali. La scorsa legge di Bilancio infatti ha destinato 50 milioni di euro alle voci relative ai servizi esterni e a quelli operativi fuori sede del personale dei comparti difesa, sicurezza e soccorso pubblico.
Le dotazioni e gli aumenti che verranno garantiti
Con l’ipotetico emendamento si prevede una maggiorazione delle risorse stanziate dall’ultima legge di Bilancio affinché si arrivi a garantire un incremento retributivo a regime di circa il 4,25%. Ma il lavoro con il decreto Sostegni Bis potrebbe essere solo l’anticamera a quello che poi andrà effettivamente organizzato in manovra di Bilancio 2022. Infatti è nella prossima manovra finanziaria che potrebbe fare capolino un finanziamento del contratto vero e proprio.