Il calendario delle scadenze fiscali degli italiani è pieno zeppo di date. Le tasse da pagare ma non solo. Perché le scadenze riguardano anche una serie di adempimenti a cui non è possibile sottrarsi. E allora ecco che anche settembre è un mese particolare. Il 30 settembre infatti è il termine ultimo per presentare la dichiarazione dei redditi con il modello 730. A dire il vero entro novembre ci sarà tempo per presentare la stessa dichiarazione, ma con il modello gemello, cioè il Redditi PF. Ma come vedremo, ci sono contribuenti che farebbero bene a considerare la scadenza del 730 perché solo in questo modo hanno la possibilità di prendere un bonus che altrimenti rischierebbe di essere perduto per sempre o di essere rimandato a diversi anni dopo come data di incasso.
Entro il 30 settembre la dichiarazione per prendere sul conto corrente 1.200 euro di bonus dall’Agenzia delle Entrate
Il lavoratore dipendente che, giustamente, ha deciso di non prendere il trattamento integrativo IRPEF in busta paga dal datore di lavoro, perché non sicuro di averne diritto, può richiederlo con la dichiarazione dei redditi. parliamo dell’ex Bonus Renzi, che vale 100 euro al mese e quindi 1.200 euro all’anno.
Le vie di incasso di questo bonus sono sostanzialmente 3. Una come detto passa dalla busta paga. Ogni mese il trattamento integrativo IRPEF viene erogato dal datore di lavoro. L’alternativa è chiedere allo stesso datore di lavoro di liquidare a conguaglio a fine anno, se spettante. Infine, l’ultima possibilità è con le dichiarazioni dei redditi. Quindi con il modello 730 o con il modello Redditi PF.
Se il secondo scade il 30 novembre, il primo ormai ha la scadenza imminente. Infatti scade il 30 settembre prossimo. E come vedremo c’è chi farebbe bene a considerare questa scadenza come obbligatoria. Perché si può presentare entro il 30 settembre la dichiarazione per prendere sul conto corrente 1.200 euro di bonus dall’Agenzia delle Entrate entro dicembre.
Con il modello Redditi PF bonus IRPEF da 1.200 euro in ritardo di anni, meglio il 730
Il modello Redditi PF rispetto al modello 730 prevede tempi di liquidazione dei conguagli fiscali nettamente più lenti. A prescindere dal fatto che chi presenta il modello 730 indicando il datore di lavoro come sostituto di imposta (o l’Ente pensionistico nel caso dei pensionati), prende il credito IRPEF in busta paga, il modello 730 è più rapido.
Chi non ha datore di lavoro, perché magari è disoccupato, o chi ne ha uno che non funge da sostituto d’imposta, può usare il modello 730 senza sostituto. In questo modo l’eventuale conguaglio a credito IRPEF compreso questo bonus da 1.200 euro verrebbe erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Finendo direttamente sul conto corrente del contribuente, naturalmente se lo stesso contribuente dall’Agenzia delle Entrate le coordinate bancarie su cui versare il tutto.
Ecco come andare all’incasso entro la fine del 2024 per il trattamento integrativo da 1.200 euro
La stagione della dichiarazione dei redditi con il modello 730 quindi è agli sgoccioli ed il contribuente che non ha ancora prodotto la dichiarazione farebbe bene a farlo subito.
Soprattutto per incassare il bonus IRPEF. Quindi occorre presentare entro il 30 settembre la dichiarazione per prendere sul conto corrente 1.200 euro di bonus dall’Agenzia delle Entrate barrando nel modello 730 la casella “senza sostituto”. Va ricordato che il trattamento integrativo IRPEF o bonus IRPEF che dir si voglia spetta per intero ai contribuenti con redditi fino a 15.000 euro, mentre per i redditi superiori a 15.000 euro ma non oltre 28.000 euro, il bonus si riduce fino a scomparire del tutto per i redditi superiori.