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Esenzione TARI 2025, chi non paga la tassa rifiuti?

Chi non paga la tassa rifiuti perché nel 2025 ha diritto a un’esenzione Tari? Vediamo quelle nazionali e quelle locali.

La TARI 2025 è una delle imposte comunali più discusse, ma chi può beneficiarne dell’esenzione? Quali sono i criteri stabiliti per ottenere riduzioni o agevolazioni? Tra normativa nazionale e regolamenti locali, conoscere i dettagli può fare la differenza per il proprio bilancio familiare e comprendere se si ha diritto a un eventuale esenzione da pagamento della tassa.

Esenzione TARI, a chi spetta?

In teoria, chiunque possieda o detenga un locale o un’area che può produrre rifiuti urbani è obbligato a pagare la TARI al proprio comune, indipendentemente dall’effettivo utilizzo che ne viene fatto. Anche immobili non utilizzati sono soggetti al tributo, salvo dimostrare oggettive condizioni di inutilizzabilità. Come si può dimostrare?

Un locale viene considerato inutilizzabile solo se mancano contemporaneamente sia l’arredo sia le utenze. Tuttavia, il comune può aggiungere ulteriori criteri nel proprio regolamento per determinare l’effettiva utilizzabilità dell’immobile.

Nel caso di locazione, l’affittuario deve sostenere il pagamento della tassa, tranne quando il contratto ha una durata pari o inferiore a sei mesi: in questo caso, il pagamento ricade sul proprietario.

Essendo un tributo comunale, le regole possono variare da città a città, ma esistono riduzioni valide su tutto il territorio nazionale come:

  • Riduzione proporzionata per chi smaltisce autonomamente rifiuti speciali assimilabili agli urbani tramite soggetti autorizzati.
  • Riduzione dell’80% in caso di mancato o carente servizio di raccolta.
  • Riduzione fino al 60% per chi si trova lontano dai punti di raccolta.

A queste esenzioni, a livello nazionale, poi, si sommano anche quelle che possono essere previste dall’ente locale. Tra le più comuni possiamo citare:

  • abitazioni con unico occupante;
  • abitazioni ad uso stagionale;
  • abitazioni di residenti all’estero;
  • abitazioni occupate da anziani, persone con disabilità o in grave disagio economico;
  • fabbricati rurali ad uso abitativo;
  • utenze domestiche che praticano il compostaggio domestico.

Ogni comune può aggiungere altre esenzioni. Consultare il regolamento locale è sempre consigliato per conoscere eventuali agevolazioni aggiuntive.

Bonus TARI 2025, chi paga di meno

Il bonus TARI 2025 era stato introdotto nel 2019, ma la pandemia ne aveva bloccato l’attuazione. Con la pubblicazione del Dpcm n. 24/2025 nella Gazzetta Ufficiale del 13 marzo, il beneficio diventa operativo dal 28 marzo.

Il bonus Tari si rivolge ai nuclei familiari con ISEE fino a 9.530 euro, con un tetto che sale a 20.000 euro per le famiglie con almeno quattro figli a carico.

Il meccanismo è semplice: chi rientra nei requisiti non dovrà presentare alcuna domanda. Il bonus verrà applicato in automatico ai beneficiari, nei limiti previsti dalla norma.