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Fare la badante notturna conviene, ecco tutti i perché

Perché conviene lavorare di notte e non di giorno se la professione è quella della badante. Stipendio e attività, le differenze

Badante convivente, non convivente, part-time o a tempo pieno, ma non solo. Nel momento dell’assunzione, sono diversi i fattori che incidono e che vanno considerati. Oggi approfondiamo il campo del lavoro notturno in ambito domestico. E la sorpresa, come andremo a vedere, è che lavorare di notte è più conveniente.

Stipendio e livelli della badante

Fattori e condizionalità del rapporto di lavoro instaurato determinano senza dubbio differenze anche in termini di retribuzione. Il regime di convivenza per esempio è importante. Convivere con l’anziano da assistere o con la famiglia a cui si presta servizio premette alcune cose, come il vitto e l’alloggio.

La badante può essere inquadrata già nel livello BS, quello indicato per chi svolge l’attività di assistenza a persone autosufficienti. Difficile in questi casi che ci sia convivenza, dal momento che la persona da assistere è in condizioni di svolgere in autonomia le proprie attività.

Per questo molti chiamano queste lavoratrici “dame di compagnia”. Diverso il caso dei livelli CS e DS. Nel primo vengono assunte le badanti senza formazione mentre nelle seconde vengono assunte quelle professioniste e abilitate dai certificati da Operatore Socio Sanitario (OSS) o da Operatore Socio Assistenziale (OSA).

In entrambi questi casi la prestazione lavorativa si rivolge all’assistenza di persone non autosufficienti.

Lo stipendio in base ai livelli

Per la badante assunta al livello BS, lo stipendio previsto dalle tabelle salariali del CCNL è:

  • 880,24 euro per 54 ore settimanali per i conviventi;
  • 6,22 euro all’ora per massimo 40 ore settimanali se non conviventi;
  • 1.012,27 euro badante con presenza notturna.

Per la badante assunta al livello CS invece abbiamo:

  • 997,61 euro per 54 ore settimanali per i conviventi;
  • 6,93 euro all’ora per massimo 40 ore settimanali per i non conviventi;
  • 1.147,24 euro per le badanti che garantiscono presenze notturne.

Per le lavoratrici assunte al livello DS invece:

  • 1.232,33 euro + 173,55 Euro di indennità di funzione per conviventi assunte per 54 ore a settimana;
  • 8,33 euro per le non conviventi con massimo 40 ore settimanali di lavoro;
  • 1.417,21 euro per badanti con presenza di notte.

Cosa fa la badante notturna

Gli stipendi prima citati se si tratta di badante notturna, riguardano la lavoratrice che garantisce la presenza notturna. Infatti spesso si confonde la badante che garantisce la sua presenza di notte con la cosiddetta badante notturna. Questa non deve fare solo presenza, ma svolge i compiti di sorveglianza e monitoraggio dell’anziano che essendo non autosufficiente, ne ha assoluta necessità.

Con il contratto per assistenza notturna sulla badante grava l’onere di  assistere l’anziano durante la notte, in genere vicino alletto in sorveglianza.

Con il contratto di sola presenza notturna, la badante deve intervenire solo nel momento in cui l’anziano lo richiede, una sorta di prestazione lavorativa di attesa.