Il CCNL del lavoro domestico prevede espressamente che alla badante, alla colf, al giardiniere e a qualsiasi lavoratore domestico spetta una maggiorazione se è al lavoro anche nei festivi. E se la domenica è il classico se si parla di festività, la settimana prossima sarà quella delle festività pasquali, che oltre alla classica domenica di Pasqua prevede pure il lunedì dell’Angelo.
E soprattutto le badanti, sono tra quei lavoratori che probabilmente sono chiamati a lavorare anche in questi giorni di festività, perché le esigenze dell’anziano da accudire non sono derogabili. Ma nei festivi il servizio della cuoca piuttosto che della cameriera o della colf, non è una rarità. Ma come andrebbe pagata la badante o la colf che prestano servizio nei festivi?
Maggiorazione di stipendio o indennità al lavoro o a riposo
Il contratto collettivo del lavoro domestico, recentemente rinnovato, continua a provvedere uno stipendio giornaliero maggiorato nel caso in cui il lavoratore o la lavoratrice restano in servizio. E questo accadrà sia domenica di Pasqua che il lunedì successivo, quello conosciuto come Pasquetta.
Il lavoratore ha diritto al pagamento anche nei festivi ma spesso i datori di lavoro del settore disattendono questo obbligo.
Le festività vanno pagate anche al lavoratore domestico e le regole sono differenti a seconda della tipologia di assunzione, cioè se assunti a tempo pieno o a orario ridotto, oppure in regime di convivenza o senza.
Durante le giornate festive, alla badante ed alla colf va fatto osservare il completo riposo, con il datore di lavoro che deve comunque retribuire il lavoratore anche se la specifica giornata festiva è destinata al riposo del lavoratore.
Se il lavoratore riposa, allo stesso va garantita una retribuzione pari ad 1/26 dello stipendio mensile. Una badante che per esempio ha 900 euro di stipendio mensile, per la festività se a riposo dovrà ricevere 34,61 euro. Per la badante assunta ad ore se la festività è goduta nel senso che non si è lavorato, nulla spetta come indennità festività.
Stipendio maggiorato se in servizio
Se invece il lavoratore domestico presta servizio anche nella giornata festiva, vuoi per via delle esigenze dell’anziano (badante) o per le esigenze di una famiglia (per maggiordomi, colf, cuochi e così via), al dipendente spetta la maggiorazione del 60%.
Se il lavoratore presta servizio nella giornata festiva, spetta lo stipendio normale più una maggiorazione del 60%. Per esempio, una lavoratrice domestica che percepisce una paga da 8 euro ad ora di lavoro, per 5 ore di servizio al giorno, oltre alla indennità di festività, che su una paga di 40 euro al giorno (5 ore per 8 euro ad ora) vale 26,66 euro, dovrà ricevere pure 24 euro in più dal momento che se in servizio è prevista la prima citata maggiorazione del 60%.