Ecco come si va in pensione nel 2025 per i nati fino al 1962, assegno da 1.500 euro al mese Ecco come si va in pensione nel 2025 per i nati fino al 1962, assegno da 1.500 euro al mese

Fondi pensione, TFR e pensioni anticipate, uscite 5 o 10 anni prima, la guida

Già dai tempi del governo Renzi, tra sindacati ed esecutivo durante i vari summit in materia previdenziale, usciva spesso l’argomento della previdenza integrativa. I vari fondi pensione alternativi alla previdenza obbligatoria, oppure paralleli a quest’ultima, erano argomento caldo. Ancora oggi quando si parla di riforma delle pensioni si fa riferimento anche al potenziamento della previdenza complementare.

Da molti considerata una sorta di panacea dei mali del sistema, già oggi la previdenza complementare ha delle sfaccettature molto particolari e degli evidenti vantaggi per chi ha aderito ad un fondo pensione diverso da quello d’obbligo. Ed un vantaggio è anche quello dell’uscita anticipata. Anche 10 anni prima.

TFR e fondi pensione, cosa c’entrano per la riforma delle pensioni?

Il collegamento tra TFR (Trattamento di Fine Rapporto) e le pensioni, ha diverse ragioni. Prima di tutto perché esistono regole che consentono ai lavoratori di versare ciò che hanno maturato come TFR in un fondo pensione negoziale di riferimento. In modo da costruire una pensione integrativa che nel futuro può consentire al beneficiario di potenziare il suo reddito derivante dalla previdenza obbligatoria.

Ma se oggi questa è una scelta, come lo è l’iscrizione ad un fondo pensioni integrativo, presto potrebbe diventare un obbligo. Anche se solo in parte. Infatti un altro collegamento tra TFR, pensioni integrative e pensioni obbligatorie è senza dubbio ciò che pare sia in cantiere al governo.

Dove una parte della maggioranza (la Lega con i sottosegretari Claudio Durigon e Federico Freni) starebbe per proporre la soluzione al pericolo di una pensione sempre più ritardata e con trattamenti sempre più bassi. La proposta, tutta da limare e sistemare, tratta di rendere obbligatorio destinare una parte del TFR del dipendente ad un fondo pensioni. Ed in misura pari al 25%.

Fondi pensione, TFR e pensioni anticipate, uscite 5 o 10 anni prima, la guida

Sempre parlando di fondi pensioni invece, ecco che già oggi c’è una misura che permette un anticipo pensionistico per i lavoratori iscritti ai fondi, ma solo per chi vive periodi di inoccupazione prolungata negli ultimi anni di carriera prima dell’arrivo all’età pensionabile.

La misura è la RITA. La Rendita Integrativa Temporanea Anticipata altro non è che una prestazione di pensionamento anticipato di 5 o 10 anni rispetto ai 67 anni di età. E per chi rischia di trovarsi privo di lavoro ad età elevata, diventa uno strumento alternativo da usare per godere di una rendita in un periodo difficile.

Perché di fatto gli aderenti ad un fondo pensioni possono chiedere di ricevere in anticipo una parte di ciò che hanno versato al di di pensione a cui hanno aderito. Gli interessati sono quelli che si trovano ad almeno 5 anni dai 67 anni della pensione di vecchiaia o a 10 anni se vengono da almeno 24 mesi di inoccupazione.