Ogni badante ha diritto ad un giorno di riposo, se è convivente ha diritto, invece, a 36 ore di riposo, un giorno intero e uno a metà. Nel giorno di riposo la badante non è tenuta a lavorare mentre nel giorno in cui riposa per 12 ore dovrà svolgere i suoi compiti per la metà delle ore che lavora solitamente. Il giorno di riposo settimanale è un diritto irrinunciabile della badante e più avanti vedremo cosa significa.
Giorno libero la domenica
Per la maggior parte dei lavoratori domestici il giorno libero ricade la domenica, ma questo non è obbligatorio: in fase si assunzione, infatti, dovrà essere indicato sul contratto il giorno di riposo settimanale anche sulla base delle esigenze sia della famiglia che della badante.
Come dicevamo, quindi, il giorno libero per la maggior parte delle badanti è la domenica. Ma cosa accade se viene chiesto alla collaboratrice di lavorare per un emergenza, anche la domenica? Il giorno di riposo deve essere concesso, sempre per intero in un altro giorno della settimana ma il lavoro domenicale (o comunque nel giorno libero pattuito nel contratto) deve essere pagato di più e maggiorato del 60%. Se di fatto, quindi, una badante, ad esempio, percepisce una paga di 50 euro al giorno, se lavora nel giorno libero le spetteranno, invece dei 50 euro, 80 euro. Più ovviamente un giorno libero in uno dei giorni seguenti.
Questo è importante perchè nella maggior parte dei casi il datore di lavoro tende a sostituire il giorno libero senza corrispondere la maggiorazione dovuta: invece di domenica riposi lunedì, è uguale no?
Per la legge non è uguale e se alla badante viene chiesto di lavorare nel giorno libero spetta anche la maggiorazione.
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