Sono gravi le conseguenze a cui vanno incontro i contribuenti poco ligi al dovere civico di pagare le tasse. Prima di tutto, chi non paga le tasse, o le imposte, o ancora multe e tributi alla fine finisce con l’iscrizione a ruolo dei debiti e di conseguenza con le cartelle esattoriali.
Una volta iscritto a ruolo il debito, ecco che compare la cartella esattoriale con il debito che passa di mano dall’ente a cui il contribuente doveva versare una tassa all’Agenzia delle Entrate Riscossione che diventa il soggetto adibito all’incasso.
E la situazione peggiora. Perché l’Agenzia delle entrate Riscossione può usare le maniere forti passando alla riscossione esecutiva.
Perché la stessa cartella esattoriale è un titolo esecutivo. E pertanto si arriva a pignoramenti, confische, ipoteche e fermi amministrativi. Non esistono contribuenti che possono farla franca da questo punto di vista, se si escludono i nullatenenti che però vivono una situazione che non è certo da consigliare.
Anche chi ha problemi di salute non è esente da queste procedure. Perfino gli invalidi sono assoggettati a questi meccanismi. Ma per loro delle soluzioni di salvaguardia ci sono.
Gli invalidi e come difendersi da un fermo amministrativo
Avere un debito perché non è stata pagata una tassa o un’imposta è una cosa grave, ma lo è ancora di più quando questo debito diventa cartella esattoriale. Con questo strumento l’Agente della Riscossione può passare alle azioni esecutive di cui parlavamo in premessa. Può arrivare al pignoramento di stipendi, pensioni e conti correnti o può passare alle ganasce fiscali dei fermi amministrativi delle auto del contribuente indebitato e moroso.
Non esistono contribuenti che possono considerarsi immuni ma sul fermo amministrativo per gli invalidi la situazione può cambiare. Alleggerendosi di tanto.
Fermo amministrativo, a volte si può eliminare senza pagare la cartella da cui deriva
Il fermo amministrativo può essere eliminato dal veicolo su cui è caricato per diverse ragioni. Per esempio se l’auto è fondamentale per il lavoro che svolge il contribuente. Se il veicolo fermato è necessario per il lavoro che svolge il contribuente, quest’ultimo può chiedere la sospensione del fermo. Non parliamo di revoca, ma solo di sospensione perché fino a quando non si onora il debito, l’auto è sempre assoggettata a fermo, solo che viene concessa la possibilità di usarla per il lavoro.
In effetti fermare l’auto che serve al contribuente per il lavoro rischia di impedire al contribuente stesso di recuperare i soldi per pagare la cartella per esempio. Può accadere anche che il fermo venga sospeso se l’auto di un contribuente è necessaria per esigenze salvavita di un familiare affetto da gravi patologie. Ma anche se l’auto è utile al contribuente con invalidità accertata.
Basta presentare il modello F3 che non è altro che l’istanza di annullamento fermo su veicolo ad uso di persone diversamente abili.
Come fare a sospendere il fermo amministrativo per l’auto del disabile
Una sorta di autocertificazione con cui l’interessato sotto la sua responsabilità dichiara che il veicolo è utilizzato per il trasporto di una persona diversamente abile e pertanto chiede l’annullamento del preavviso di fermo o la cancellazione del fermo.
Per completare la presentazione del modello, bisogna allegare il libretto di circolazione del veicolo dove c’è l’indicazione che il veicolo è dotato di dispositivi per persona diversamente abile. Oppure si allega la fattura da dove si evince che il veicolo è stato acquistato godendo delle agevolazioni per disabili. O ancora, basta allegare la copia del contrassegno per disabili rilasciato dal proprio Comune di residenza.