Se le riaperture, anche se solo per i locali all’aperto e solo in zona gialla possono essere considerate una vittoria di Matteo Salvini visto che una buona parte del governo, con il Ministro Speranza in prima fila, di riaprire proprio non volevano sentire ragioni, sul coprifuoco il leader della Lega rischia di pagare dazio. Ed infatti è proprio sul coprifuoco che si gioca una partita piuttosto complicata con tanto di litigio in seno alla maggioranza.
Salvini sta con la Gelmini
Sulla nota agenzia di Stampa Ansa c’è un eloquente “”Scontro in maggioranza sul coprifuoco. Aver protratto il coprifuoco alle 22:00 e averlo già messo in cantiere fino a luglio non fa altro che inasprire gli animi, soprattutto con Salvini che il coprifuoco proprio non lo manda giù.
Ed è già cronaca lo scontro a distanza tra Matteo Salvini e il segretario del Partito Democratico ed ex Premier Enrico Letta. Oggetto del contendere proprio il coprifuoco.
E presto ci sarà una specie di conta nel governo perché domani si vota un ordine del Giorno di Fratelli d’Italia proprio sul coprifuoco con il partito della Meloni che chiede la cancellazione del coprifuoco e con la Lega che sarà chiamata a votare, probabilmente in disaccordo con la maggioranza di governo di cui fa sempre parte.
Qualche frizione anche nel centrodestra
Che sia una anomalia probabilmente solo italiana è evidente, ma ci sono forze politiche che sono alleate nel centrodestra, ma di cui una è componente di maggioranza (ma ci sarebbe anche Forza Italia) e l’altra è all’opposizione del governo Draghi praticamente da sola. Parliamo di Lega (al governo) e Fratelli d’Italia, con al comando due dei leader più in auge del momento.
E la Meloni proprio sulla mozione di Fratelli d’Italia che martedì si voterà alla Camera, ha punzecchiato il suo amico Salvini che ha risposto per le rime con un eloquente: “Le mozioni prima le leggo, poi le commento, lasciano il tempo che trovano. Se si apre o se si chiude lo decide il governo, non gli ordini del giorno”.
Tornando allo scontro verbale tra Salvini e Letta di cui tratta l’Ansa, il segretario del PD non ha fatto sconti a Salvini che tra l’altro ha anche aperto una petizione Web che chiede firme per abolire il coprifuoco.
“Ho visto che Salvini sta su questi temi con una campagna che va oltre la legittima e normale discussione politica in cui ognuno abbia verso gli alleati un atteggiamento di comprensione. Ma quando firma una petizione, poi Meloni lo prende sul serio e presenta un ordine del giorno in Parlamento per abolire il coprifuoco. Vedremo cosa voterà Salvini”, queste le parole del numero uno Dem.
Che si giochi una partita se non decisiva, quanto meno importante sul coprifuoco, lo dimostra anche la posizione di Fratelli d’Italia con al Gelmini che ha detto che il coprifuoco non è misura giusta soprattutto per il settore della ristorazione e dei pubblici esercizi. E Salvini si è detto sulla stessa linea del Ministro di Forza Italia.
“Non puoi dire a un barista o a un ristoratore, torna a lavorare a cena, ma alle 21.59 fai alzare chi si sta bevendo il caffè. Il buonsenso va oltre il decreto e quindi se c’è un decreto che prevede il lavoro anche la sera, lasciamo lavorare questa gente che se lo merita”.