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Il passaggio al mercato libero per le bollette domestiche nel 2024: cosa cambia e come prepararsi

Come prepararsi al cambiamento del 2024 con il passaggio dal mercato tutelato a quello libero per le bollette.


A partire dal 10 gennaio 2024, il mercato tutelato dell’energia elettrica e del gas naturale scomparirà definitivamente e tutti i clienti domestici dovranno scegliere un fornitore nel mercato libero. Si tratta di una scelta obbligatoria, ma anche di un’opportunità per risparmiare sulle bollette e usufruire di offerte più convenienti e personalizzate. A dire il vero resterà una fase di transizione, con l’ARERA che stilerà un elenco di fornitori a cui assegnare i clienti che non sceglieranno un fornitore. E saranno fornitori che dovranno applicare tariffe secondo i dettami di ARERA.

Cos’è il mercato libero dell’energia?


Il mercato libero dell’energia è quello in cui i clienti finali possono scegliere liberamente il fornitore e le condizioni contrattuali per la fornitura di luce e gas. I prezzi sono determinati dalla concorrenza tra i diversi operatori e possono variare nel tempo in base all’andamento dei mercati all’ingrosso. I clienti possono confrontare le diverse offerte disponibili e cambiare fornitore in qualsiasi momento senza costi né vincoli. Prima del mercato libero esisteva solo il mercato tutelato. Quello dove le tariffe erano stabilite dallo Stato con prezzi calmierati e dentro determinate soglie.

Cos’è il mercato tutelato dell’energia?

bollette


Il mercato tutelato dell’energia è quello in cui i clienti finali sono forniti di luce e gas da società di vendita designate dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), che applicano prezzi stabiliti trimestralmente dall’Autorità stessa. Il servizio di maggior tutela è nato come regime transitorio per garantire la continuità del servizio ai clienti che non erano ancora pronti a entrare nel mercato libero.

Perché il mercato tutelato finisce nel 2024?


La fine del mercato tutelato è prevista da una normativa europea che mira a creare un mercato unico dell’energia, più competitivo ed efficiente., anche a vantaggio degli utenti finali. L’Italia ha recepito tale normativa con il decreto legislativo n° 93 del 2011, che ha fissato il termine del 1° luglio 2019 per il passaggio al mercato libero dei clienti domestici e delle microimprese. Tuttavia, tale termine è stato prorogato più volte a causa delle difficoltà operative e della scarsa informazione dei consumatori. L’ultimo rinvio è stato stabilito dal decreto ministeriale n° 169 del 18 maggio 2023, che ha fissato la data definitiva del 10 gennaio 2024.

Cosa succede se non si passa al mercato libero entro il 2024?


I clienti che non avranno scelto un fornitore nel mercato libero entro il 10 gennaio 2024 saranno assegnati a uno dei fornitori selezionati dall’ARERA tramite procedure concorsuali. Questi fornitori erogheranno il servizio a tutele graduali (STG), ossia un servizio a prezzi calmierati sulla base dei costi medi di approvvigionamento dell’energia. Il servizio a tutele graduali avrà una durata limitata e sarà soggetto a una progressiva riduzione delle tutele, al fine di incentivare i clienti a scegliere autonomamente un fornitore nel mercato libero.

Come passare al mercato libero prima del 2024?


Per passare al mercato libero prima del 2024, i clienti devono confrontare le diverse offerte disponibili sul mercato e scegliere quella più adatta alle proprie esigenze di consumo e di risparmio. Per confrontare le offerte si possono utilizzare i comparatori online autorizzati dall’ARERA o rivolgersi direttamente ai fornitori. Per stipulare il contratto si devono fornire alcuni dati anagrafici e relativi alla fornitura, come il codice POD o PDR, la potenza impegnata o la classe di consumo. Il passaggio al mercato libero è gratuito e non comporta alcuna interruzione del servizio.

Quali sono i vantaggi del mercato libero?


Il passaggio al mercato libero comporta diversi vantaggi per i clienti rispetto al mercato tutelato. Per esempio c’è la possibilità di risparmiare sulle bollette grazie a prezzi più bassi o a sconti e promozioni e in base alle condizioni contrattuali pattuite. Gli utenti hanno la possibilità di scegliere tra diverse tipologie di offerte, come quelle a prezzo fisso o variabile, quelle con servizi aggiuntivi o quelle con energia da fonti rinnovabili. Da non sottovalutare come vantaggio, la possibilità di cambiare fornitore in qualsiasi momento senza costi né vincoli. Naturalmente ai pro si aggiungono anche dei contro a passare al mercato libero. La durata delle condizioni del contratto, le eventuali penali a recedere, oppure le clausole di recesso, le modalità di pagamento e le variazioni dei prezzi. Questi aspetti tipici della libera contrattazione, sono da leggere attentamente nei contratti.