Con il primo pagamento dell’anno 2022 per i beneficiari del reddito di cittadinanza, nulla cambierà rispetto agli importi del 2021. Infatti il mese di gennaio, per evidenti questioni temporali, può essere considerato, in materia di fruizione del reddito di cittadinanza, un mese di collegamento e continuità.
La normativa infatti concede il giusto tempo agli interessati per adempiere al rinnovo della DSU per una nuova certificazione Isee. Da febbraio poi, tutto potrebbe cambiare. Infatti non è detto che chi prende il sussidio da mesi, continuerà a percepirlo. Ed anche chi continuerà ad essere dentro il programma Rdc, non è detto che continuerà a percepire le stesse cifre.
Ricalcolo del reddito di cittadinanza, perché?
Il nodo di tutto è sempre e solo l’Isee. L’Indicatore della situazione economica equivalente, che serve ai cittadini italiani e non per avere accesso alle più svariate prestazioni assistenziali. Il rinnovo dell’Isee gioco forza produrrà il ricalcolo del reddito di cittadinanza. In base ai nuovi dati patrimoniali e reddituali riferiti all’anno 2020 (i precedenti erano dell’anno 2019), i beneficiari del sussidio si vedranno applicare una nuova liquidazione del sussidio, con i nuovi importi.
Qualcuno arriverà a percepire di più, mentre altri potrebbero subire un taglio di sussidio o addirittura, potrebbero perdere il diritto al beneficio.
Come può cambiare la ricarica del Rdc
Sarà da febbraio quindi, che i beneficiari del redito di cittadinanza che adempieranno all’obbligo di aggiornamento dell’Isee a gennaio, potrebbero trovare dei cambiamenti degli importi del sussidio.
Solo chi non ha visto cambiare nulla dal punto di vista patrimoniale e reddituale tra 2019 e 2020 non subirà alcun cambiamento. Chi magari ha svolto lavori saltuari nel 2020, dovrà riconsiderare anche i redditi prodotti da questi lavori salutari. Ma le variazioni possono riguardare anche la componete patrimoniale, ovvero i soldi in banca a qualsiasi titolo detenuti.
O ancora, cambiamenti nel nucleo familiare, con un nuovo ingresso di un familiare a carico o con la fuoriuscita di un familiare. Tutte voci che vanno ad incidere sugli importi del sussidio e che allo stesso tempo vanno ad incidere sull’Isee naturalmente.
Ed essendo il reddito di cittadinanza collegato all’Isee non solo per il diritto ma anche per la misura della prestazione, evidente che ci si può attendere di tutto.
Isee corrente
Va ricordato che in caso di eventi che hanno definito un forte peggioramento della situazione economica nei mesi più recenti, c’è sempre la possibilità di approntare l’Isee corrente. Rispetto all’Isee ordinario, la sua versione corrente fa riferimento alla situazione reddituale e patrimoniale del 2021. L’Isee corrente però è successivo all’Isee ordinario. In pratica occorrerà prima ottenere l’Isee classico, e poi quello corrente. Va sottolineato che l’Isee corrente ha una validità inferiore a quello ordinario. Alla scadenza dell’Isee corrente, l’Inps dovrebbe ricollegare il reddito di cittadinanza all’Isee ordinario precedente, andando a ricalcolare l’importo che probabilmente, grazie all’Isee corrente era diventato più elevato.