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In arrivo la revoca della pensione INPS, molte raccomandate pronte a partire

Perché adesso l’INPS emana un messaggio in cui annuncia il pericolo della revoca della pensione a molti contribuenti?

Per il momento è solo il contenuto di un nuovo messaggio dell’INPS ma presto potrebbero arrivare per davvero a casa dei pensionati le comunicazioni di imminente revoca della pensione. Infatti la notizia è che l’INPS ha provveduto ad emanare una comunicazione ufficiale in cui preannuncia che presto arriveranno al domicilio di alcuni titolari di trattamenti INPS le lettere con cui si invita a mettersi in regola per non perdere il diritto al trattamento. Ma di cosa si tratta per davvero e quali sono gli interessati? Nel messaggio si fa riferimento all’Assegno Sociale, ma questa pericolosa comunicazione riguarda anche i titolari di determinate pensioni.

In arrivo la revoca della pensione INPS, molte raccomandate pronte a partire

Con il messaggio INPS numero 1173 del 4 marzo 2025 pubblicato sul sito istituzionale della Previdenza sociale italiana, ecco uscire una novità che va presa con attenzione per evitare seri guai. L’Assegno Sociale potrebbe essere prima sospeso ai titolari e poi addirittura revocato. Il problema sono le comunicazioni reddituali che lo stesso titolare non ha provveduto ad inviare per tempo e che fanno riferimento all’anno 2020. In pratica, chi non ha adempiuto alla comunicazione Red per quell’anno, rischia adesso di subire sospensione e revoca dell’Assegno Sociale. Ed in alcuni casi noi aggiungiamo, potrebbe arrivare anche la sospensione con addebito. Infatti l’INPS in caso di revoca, potrebbe estendere il provvedimento anche a ritroso, chiedendo eventualmente al titolare di restituire i trattamenti presi in precedenza.

Assegno sociale ma non solo, ecco chi rischia la revoca della prestazione

Anche se il messaggio parla di Assegno Sociale, i rischi si corrono pure per quelli che prendono delle pensioni su cui si gode di trattamenti integrativi e maggiorazioni sociali. Infatti sono i titolari di prestazioni in tutto o solo in parte collegate ai redditi quelli che sono tenuti a comunicare periodicamente all’INPS i redditi. Perché in base a queste comunicazione l’INPS verifica il diritto alle prestazioni e determina gli importi effettivamente spettanti. E se l’Assegno Sociale è tutto collegato ai redditi e quindi tutto messo a rischio dalla nuova raccomandata che presto potrebbe arrivare agli inadempienti, a rischio finiscono le somme aggiuntive su una pensione integrata al trattamento minimo o su cui si prendono le maggiorazioni sociali.

Cosa scrive l’INPS e cosa arriverà presto a molti pensionati

Il messaggio INPS preannuncia l’invio di una serie di raccomandate ai titolari di questi trattamenti inadempienti all’obbligo di comunicazione dei redditi anno 2020. Vietato però disperarsi. Perché la raccomandata non sarà altro che un invito ad adempiere onde evitare la sospensione o la revoca della pensione. Solo perdurando con l’inadempienza dalla minaccia l’INPS passerà ai fatti. Chi per esempio non ha inviato le comunicazioni reddituali 2020, dovrà farlo per evitare quelle conseguenze. Il consiglio è di verificare se anche negli anni successivi non ci siano problemi di questo genere. Altrimenti, per risolvere il problema attuale presente nella raccomandata e mettersi in regola fino all’attualità, meglio presentare subito una domanda di ricostituzione per motivi reddituali. Indicando i propri redditi ed eventualmente quelli del coniuge se presente, per tutti gli anni dal 2020 al 2024.