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In attesa della rottamazione quinquies ecco cosa fare subito per bloccare i debiti

Si può prendere tempo in attesa della rottamazione quinquies, la soluzione passa dalle rate ordinarie dell’ADER.

Sta per arrivare la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali? La domanda se la pongono in molti ma la risposta al momento è ancora un nulla di fatto. Siamo alla fase di prima, ovvero alla sola proposta di legge della Lega depositata in Senato. Cosa significa questo? Che chi ha delle cartelle che deve risolvere, farebbe bene ad adoperarsi quanto prima per cercare quantomeno di evitare guai peggiori. In attesa che arrivi davvero la nuova rottamazione delle cartelle.

In attesa della rottamazione quinquies ecco cosa fare subito per bloccare i debiti

Al momento l’unica rottamazione delle cartelle che è in vigore e attiva è la quater. Parliamo della rottamazione che è nata nel 2023 e che in questi giorni è oggetto di una novità. Parliamo della riapertura dei termini per i decaduti, cioè per coloro che non avendo onorato il pagamento di una rata, hanno perso il diritto alla sanatoria. Riapertura dei termini che prevede il 30 aprile 2025 come termine ultimo per la presentazione delle domande di riammissione. Per la rottamazione quinquies siamo ancora in alto mare. Difficile ipotizzare un avvio quanto prima. Ecco quindi che chi ha delle cartelle esattoriali pendenti, magari di quelle escluse dalla rottamazione quater, sarebbe opportuno correre ai ripari.

Rate ordinarie abbastanza favorevoli, ecco come sfruttarle in attesa della nuova sanatoria

Cartelle escluse dalla rottamazione quater sono quelle affidate all’incasso dell’agente della riscossione (ADER, Agenzia delle Entrate Riscossione, ndr) dopo il 30 giugno 2022. Infatti la rottamazione quater prevedeva domande entro il 30 giugno 2023, ma solo per le cartelle affidate ad ADER entro il 30 giugno 2022. Per quelle più nuove, nulla da fare. Ecco quindi che ci sono una miriade di contribuenti che hanno cartelle più fresche per così dire. E allora adesso, in attesa che parta la rottamazione quinquies che dovrebbe consentire di sanare le cartelle fino al 31 dicembre 2024, ecco che bisogna passare al piano B. Quale sarebbe questa soluzione alternativa? Chiedere le rate ordinarie. In questo modo si può arrivare a chiedere all’Agenzia delle Entrate Riscossione fino ad 84 rate mensili. Fermo restando il vincolo della rata minima da 50 euro.

La rateizzazione ordinaria in attesa di una nuova rottamazione

Come è noto, il piano di dilazione ordinario non prevede grandi adempimenti o richieste particolari per essere approvato. Ed ha una decadenza abbastanza lunga. Nel senso che l’interessato può saltare anche 8 rate prima di perdere il diritto alla rateizzazione. Per esempio per la rottamazione quater bastava una rata saltata e addio sanatoria. Invece con la rateizzazione si possono saltare anche 8 rate non consecutive. Per far partire il piano dilazionatorio però occorre pagare almeno la prima rata. E poi prendere tempo, rimandando il pagamento delle rate successive in modo tale da aspettare senza patemi l’avvio di una rottamazione quinquies che come dicevamo, tutto è tranne che imminente come avvio.