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In pensione 10 anni prima: a 57 anni dopo 2 anni di disoccupazione e con 20+5 anni anni di contributi

Esistono possibilità inaspettate di andare in pensione prima di quanto un lavoratore può ipotizzare di poter fare. Negli ultimi anni sono state introdotte una serie di misure che permettono di lasciare il lavoro abbastanza in anticipo. Ma andare in pensione 10 anni prima non è cosa per tutti. E non passa dall’INPS e dalla previdenza obbligatoria. Eppure è una soluzione che può garantire una rendita mensile, cioè una vera e propria pensione a chi ha bisogno di reddito aggiuntivo o di un sostentamento data la penuria di occasioni di lavoro.

In pensione 10 anni prima: a 57 anni dopo 2 anni di disoccupazione e con 20+5 anni anni di contributi

In pensione 10 anni prima, cioè 10 anni di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia ordinaria. Questo è quello di cui parliamo oggi, che parte dalla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata. Una via di uscita che per qualcuno può essere meno favorevole, ma che comunque permette di anticipare l’uscita se non a 57 anni, quanto meno a 62 anni. la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, conosciuta forse meglio con l’acronimo di RITA è lo strumento utile a questo obiettivo.
Parliamo di previdenza integrativa e non di previdenza obbligatoria. E la misura si sposa a pennello a chi viene da diversi anni di non lavoro. Perché le uscite più favorevoli riguardano quanti da 2 anni almeno sono senza occupazione.

RITA, cos’è la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata

In pensione 10 anni prima e quindi a 57 anni di età possono andarci i disoccupati da almeno 24 mesi. La RITA è ormai una misura strutturale dopo essere stata varata in maniera sperimentale nel 2017. Dopo anni di proroghe alla misura, adesso è ufficialmente una possibilità alternativa alle pensioni anticipate classiche. Anzi, può essere anche una valida integrazione delle pensioni.

Requisiti, platea e informazioni sulla pensione 10 anni prima

Alla data di presentazione della domanda di RITA l’interessato deve essere senza lavoro. Ma dopo aver percepito la RITA, il diretto interessato può anche riprendere un’attività lavorativa. I requisiti per accedere alla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata sono almeno 20 anni di contributi alla previdenza obbligatoria ed almeno 5 anni di versamenti in un fondo di previdenza complementare. E serve trovarsi almeno a 62 anni di età o a 57 per chi viene da almeno 24 mesi di mancata occupazione.
Gli interessati potranno quindi godere di una rendita anticipata che per importi è calcolata sul totale dei contributi versati al fondo pensionistico complementare. Gli interessati possono anche scegliere di riscattare in anticipo e sempre sotto forma di rendita, solo una parte di quanto hanno versato alla previdenza complementare.