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In pensione a 56 e 61 anni anche nel 2025, ecco chi può andarci

Anche se nel 2025 assistiamo a qualche cambiamento in ambito previdenziale, tutto resto, più o meno fermo e restano, quindi, in vigore le stesse regole di pensionamento valide fino a 31 dicembre 2024.

La pensione di vecchiaia resta identica, con solo in più un’agevolazione di ulteriori 4 mesi per le lavoratrici madri, così come resta immutata la pensione anticipata ordinaria e anche quelle in deroga. Si continuerà a poter uscire con l’Ape sociale, l’Opzione donna e la quota 103.

Tra questa moltitudine di misure che permettono il pensionamento, resta in vigore anche la pensione di vecchiaia anticipata per i lavoratori invalidi.

Pensione a 56 e 61 anni

Una pensione di vecchiaia anticipata a 56 o 61 anni sembra un’utopia eppure è una misura che esiste veramente ed è destinata ai lavoratori invalidi che siano in possesso di almeno 20 anni di contributi. Si tratta, in pratica, di una pensione di vecchiaia a tutti gli effetti con requisiti anagrafici ridotti per lavoratori con disabilità. Questa misure ha consentito ai requisiti pensionistici previsti per la vecchiaia prima del 1992 (all’entrata in vigore della Legge Amato) di non essere incrementati per i lavoratori disabili che rispondevano a determinati requisiti.

La misura come abbiamo detto è rivolta esclusivamente a lavoratori disabili con invalidità certificata pari o superiore all’80%.

Va specificato fin da subito che si tratta di una misura previdenziale destinata ai soli dipendenti del settore privato che esclude del tutto i lavoratori del pubblico impiego (possono accedervi i dipendenti della pubblica amministrazione iscritti al fondo per lavoratori dipendenti del settore privato, anche se si tratta di un’eventualità molto rara) e i lavoratori autonomi e professionisti.

I requisiti per accedere a questo tipo di pensione sono i seguenti:

  • almeno 56 anni di età per le donne;
  • almeno 61 anni di età per gli uomini;
  • almeno 20 anni di contributi versati;
  • percentuale di invalidità pari o superiore all’80%.

Per la decorrenza del trattamento pensionistico, poi, è necessario rispettare la finestra di attesa dal raggiungimento dei requisiti che è di 12 mesi e questo significa che effettivamente la liquidazione della pensione arriva a 57 anni per le donne e a 62 anni per gli uomini.

Attenzione all’invalidità

La pensione di vecchiaia anticipata richiede invalidità all’80% almeno. Ma non si tratta della sola invalidità civile bensì richiede che si abbia almeno l’80% di invalidità pensionabile.

Per farsi certificare l’invalidità pensionabile l’invalido dovrà sottoporsi nuovamente a visita di revisione presso commissione medica Inps che possa certificare l’invalidità pensionabile. Senza questo passaggio e con la sola invalidità civile riconosciuta l’accesso alla pensione non è consentito.

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