La pensione a 61 anni e 7 mesi non è un’utopia e anche se poco conosciuta permette ai lavoratori appartenenti ad una determinata categoria di accedere con più di 6 anni di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia.
Pensione a 61 anni e 7 mesi
Si tratta di un beneficio riconosciuto a chi lavora di notte e a chi svolge un lavoro usurante. Accedere alla pensione raggiungendo la quota 97,6 con almeno 61 anni e 7 mesi di età e con almeno 35 anni di contributi (la somma di età e contributi deve dare come risultato 97,6).
Ma chi può beneficiare di questo pensionamento che, a conti fatti, è anche più conveniente della quota 100?
I lavoratori che rientrano nel lavoro usuranti sono quelli che svolgono una attività particolarmente faticosa sia dal punto di vista fisico che mentale e che, proprio per il ruolo ricoperto, è più soggetta a rischio di infortuni o, ancora, mette a rischio la salute.
I lavoratori che rientrano nella categoria degli usuranti sono :
- impegnati in mansioni particolarmente usuranti;
- notturni a turni e/o per l’intero anno;
- addetti alla cosiddetta “linea catena”;
- conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.
Per mansioni particolarmente usuranti si intendono:
- “lavori in galleria, cava o miniera”, mansioni svolte in sotterraneo;
- “lavori nelle cave”, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale;
- “lavori nelle gallerie”, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento;
- “lavori in cassoni ad aria compressa”;
- “lavori svolti dai palombari”;
- “lavori ad alte temperature”, mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti a operazioni di colata manuale;
- “lavorazione del vetro cavo”, mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
- “lavori espletati in spazi ristretti” e in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte all’interno di spazi ristetti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
- “lavori di asportazione dell’amianto”.
Tutti questi lavoratori dipendenti, pertanto, al compimento dei 61 anni e 7 mesi se in possesso di almeno 35 anni di contributi e se la somma di età e contributi restituisce la quota 97,6 possono accedere al pensionamento. Per i lavoratori autonomi è richiesto, invece, di soddisfare la quota 98,6 e a parità di contributi maturati devono aver compiuto almeno 62 anni e 7 mesi.