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In pensione anche nel 2024 con quota 96?

Esiste ancora la possibilità di andare in pensione con la quota 96? ecco la verità tra cristallizzazione del diritto e diritto maturato.

Dal 2011 il sistema previdenziale italiano è nettamente cambiato. Quell’anno fu varata la famigerata riforma Fornero, che entrò in vigore nel 2012. Con quella riforma molto cambiò per gli italiani, per i lavoratori e per le pensioni. Le pensioni degli italiani si allontanarono nel tempo soprattutto perché sparirono due misure che ancora oggi lasciano un sentimento di nostalgia. Infatti furono abrogate le pensioni di anzianità e la quota 96. A tal punto che molti si chiedono ancora oggi se con qualche strumento o escamotage si possa ancora per esempio, andare in pensione con 60 anni di età e 35 anni di contributi versati come la quota 96 prevedeva.

In pensione anche nel 2024 con quota 96?

La quota 96 altro non era che è una versione parallela alla pensione di anzianità che è stata in vigore fino al 31 dicembre 2011. In pratica due misure che consentivano ai lavoratori di accedere in anticipo alla quiescenza. Le pensioni di anzianità si centravano con solo 40 anni di contributi versati e senza alcun limite anagrafico. In pratica lo stesso meccanismo delle pensioni anticipate odierne, che però prevedono per gli uomini quasi tre anni in più di contributi da completare. Perché ci vogliono 42,10 anni per gli uomini mentre per le donne il tetto è a 41 anni e 10 mesi. Le pensioni con quota 96 invece si centravano con 35 anni di contributi versati e con 60 anni di età. Ma completando la quota sommando età e contributi con le frazioni di anno eventualmente.

Niente cristallizzazione del diritto alla pensione


Nel sistema previdenziale italiano vige una regola fissa che riguarda tutte le misure previdenziali ad esclusione dell’Ape social. Parliamo della cristallizzazione del diritto. In pratica una misura anche se col tempo è sparita o semplicemente è stata modificata, permette comunque il pensionamento. Purché i requisiti previsti dalla misura quando era in funzione vengano centrati entro la data di cessazione della misura o entro la data di modifica. Un discorso che vale anche per quota 96 e per le pensioni di anzianità. Però è anche vero che troviamo quanto meno azzardato pensare che ci siano soggetti che non sono ancora in pensione oggi è che il 31 dicembre 2011 avevano già 40 anni di contributi versati. Allo stesso modo pensiamo che sia impossibile che possano esserci persone che nel 2011, cioè oltre 13 anni fa, avevano già 60 anni di età e 35 anni di contributi a tal punto da poter sfruttare oggi la quota 96. Quindi, si tratta di misure ormai passate e non più utilizzabili.