Una cosa è vera ed è che i 67 anni di età rappresentano la soglia anagrafica per la pensione di vecchiaia. Ed è altrettanto vero che per gli uomini 42 anni e 10 mesi di contributi versati sono la soglia contributiva per la pensione anticipata. Che per le donne scende a 41 anni e 10 mesi. Ma non mancano certo le possibilità di anticipo. Addirittura c’è chi può anticipare anche di 5 anni l’uscita dal lavoro sfruttando strumenti previdenziali e sconti su età o contributi.
Le pensioni a 62 anni di età o con 37,10 di contributi
In termini pratici, ci sono lavoratori che possono andare in pensione anche a partire dai 62 anni di età. Ed anche con 37 anni e 10 mesi di contribuzione versata. Evidente il riferimento al contratto di espansione, che riguarda però lavoratori di aziende con almeno 50 dipendenti in organico. E soprattutto, di aziende che insieme ai sindacati, sottoscrivono una intesa mirata al turnover, alla riorganizzazione aziendale e a una specie di esodo incentivato di chi si trova a 5 anni dalla pensione di vecchiaia e dalla pensione anticipata.
Ma non c’è solo questo contratto di espansione che consente l’anticipo di 5 anni. Perché in questo caso parliamo di una misura di prepensionamento, con l’azienda che si fa carico del finanziamento della pensione ai lavoratori che entrano nel contratto. Ci sono misure e strumenti che permettono lo stesso l’anticipo. Ed a prescindere dall’azienda per cui si lavora o dal settore lavorativo.
Pensione a 62 anni nel 2023, si che si può
A 62 anni di età la pensione è ciò che permette la quota 103. Si tratta di una misura che prevede però il raggiungimento di 41 anni di contributi versati, cioè una soglia contributiva piuttosto elevata. La misura ha preso il posto della quota 102, riducendo di due anni l’età minima di uscita e aumentando di 3 anni la soglia contributiva.
Con 41 anni di contributi versati e 62 anni di età quindi, ecco una prima via che consente un anticipo di 5 anni rispetto alla pensione di vecchiaia. In questo caso però va detto che la misura prevede un anticipo di un anno e 10 mesi per gli uomini, rispetto alla pensione anticipata ordinaria, e di soli 10 mesi per le anticipate delle lavoratrici.
Il riscatto di laurea, come recuperare fino a 5 anni di contribuzione
C’è uno strumento che riguarda chi si è laureato. Ed è una via che permette di rendere utili alla pensione gli anni dedicati al percorso di studio universitario. Si chiama riscatto della laurea e permette di andare in pensione in anticipo. Perché si possono recuperare ben 5 anni di contributi.
Gli anni del percorso di laura che si possono riscattare sono quelli ordinari e non gli anni fuori corso. E poi è necessario aver conseguito il titolo di studio. Chi può riscattare la laurea quindi, può di colpo trovarsi ad aver raggiunto i 42 anni e 10 mesi di contributi, anche se effettivamente oggi ne ha 37,10.