Andare in pensione quando non sono stati compiuti ancora 62 anni è una cosa che può sembrare praticamente impossibile. Eppure una misura che consente il pensionamento prima di arrivare a 62 anni esiste, e non è una novità 2023. In pensione nel 2023 a 61 anni di età? bastano 35 anni di contributi con la quota 97,6. E se qualcuno pensa che sia una misura solo per strane categorie di beneficiari è fuori strada. Per esempio anche un operaio di una fabbrica impostata con produzioni a catena può averne diritto.
In pensione nel 2023 a 61 anni di età? bastano 35 anni di contributi anche per un operaio
La pensione con quota 97,6 altro non è che la pensione a partire dai 61 anni e 7 mesi che viene chiamata “scivolo usuranti”. Infatti la misura che è spiegata bene nella scheda informativa dell’INPS, consente di andare in pensione nel 2023 a 61 anni di età e bastano 35 anni di contributi. Per capire le categorie a cui si applica questa misura, niente di meglio che produrre lo stesso elenco che si legge sul sito dell’INPS. Infatti la misura è destinata a:
- notturni;
- impegnati in mansioni particolarmente usuranti come gli addetti a lavori in galleria, cave, miniere, palombari, addetti alla lavorazione del vetro, addetti all’amianto ecc.. ;
- addetti alla linea a catena;
- conducenti di veicoli adibiti a trasporto pubblico collettivo.
La quota 97,6 è fondamentale
Per la misura due requisiti fissi ed una determinata quota da raggiungere. Ma anche requisiti specifici. Infatti le mansioni usuranti devono essere state svolte per 7 degli ultimi 10 anni di carriera o per la metà della vita lavorativa. Per la quota invece, serve centrare la quota 97,6. E sono valide anche le frazioni di anno. In pratica 61 anni e 7 mesi di età come soglia anagrafica minima. E poi 35 anni di contributi come soglia contributiva minima. Ma serve che la somma di età e contributi, anche in mesi, debba arrivare a 97,6.
