In pensione subito e con più di un anno di ratei arretrati, chi prova a fare questa domanda può davvero considerarsi fortunato. In pensione subito e con più di un anno di ratei arretrati, chi prova a fare questa domanda può davvero considerarsi fortunato.

In pensione subito e con più di un anno di ratei arretrati, a 65 anni c’è chi fa bingo

In pensione subito e con più di un anno di ratei arretrati, chi prova a fare questa domanda può davvero considerarsi fortunato.

La manovra di Bilancio non ha lesinato novità in materia pensionistica. A dire il vero i vincoli di bilancio e le disponibilità di cassa non hanno permesso certo di andare in porto con la tanto richiesta riforma delle pensioni. Eppure qualcosa si è mosso, favorendo il pensionamento anche se non per tutti. Pensioni che per alcuni possono arrivare prima anche solo con 20 anni di contributi.

Prima significa prima dei 67 anni di età. Ma per la stessa ragione, chi ha perso il vantaggio di uscire prima, perché nel 2025 compie ormai 67 anni, può godere di una sorta di pensionamento arretrato.

Potremmo ridurre tutto a questa frase: Non sei stato capace di capire che potevi lasciare il lavoro prima dei 67 anni? Poco male, adesso l’INPS ti manda in pensione ma calcola il trattamento come se fossi uscito davvero prima. Nel 2025 c’è chi potrà andare in pensione subito e con più di un anno di ratei arretrati.

Attenti a come presentare domanda di pensione a 67 anni

La manovra di Bilancio ha allungato un provvedimento di favore per alcuni lavoratori. Che a partire da gennaio 2025, se maturano il diritto ad andare in pensione con 20 anni di contributi e raggiungono i 67 anni di età, possono in alcuni casi, sfruttare un vantaggio particolare che di fatto, anticipando la decorrenza del trattamento a quando effettivamente avevano maturato il diritto, si può trasformare in un recupero fino a 16 mesi di arretrati.
Nella legge di Bilancio sulla pensione di vecchiaia per chi non ha versamenti antecedenti il 31 dicembre 1995, se si tratta di donne, c’è il vantaggio della decorrenza anticipata della prestazione. Ma solo per le donne che sono diventate mamme. Che pertanto possono andare in pensione subito e con più di un anno di ratei arretrati, perché per loro il diritto alla pensione matura prima degli altri.

In pensione subito e con più di un anno di ratei arretrati, a 65 anni c’è chi fa bingo

Ma come funziona questa novità? Chi può andare in pensione subito e con più di un anno di ratei arretrati già a 65 anni e 8 mesi?
Le lavoratrici che rientrano nel sistema contributivo hanno diritto ad uscire fino a 16 mesi di anticipo rispetto ai 67 anni di età. Un vantaggio commisurato ai figli avuti e che vale 4 mesi a figlio fino a massimo 16 mesi per chi ne ha avuti 4 o più.
In pensione subito e con più di un anno di ratei arretrati perché chi si trova a compiere in questo 2025 i suoi 67 anni di età, non avendo sfruttato in passato questo aiuto (che consentiva però l’uscita prima fino a massimo 12 mesi per chi aveva avuto 3 o più figli), può chiedere la decorrenza anticipata del trattamento.

La guida alla novità, ecco come sfruttare al massimo questo vantaggio

Le lavoratrici che hanno avuto dei figli possono godere di questo vantaggio sia per la pensione di vecchiaia a 67 anni che per la pensione anticipata contributiva a 64 anni. Pertanto, anche se parliamo di chi nel 2025 compie 67 anni, 16 mesi di arretrati possono toccare pure a chi compie 64 anni. In questo caso c’è da fare i conti sempre con il solito requisito aggiuntivo delle pensioni anticipate contributive che per le donne con un figlio devono essere pari almeno a 2,8 volte l’assegno sociale per essere erogate. E che per le donne con più figli avuti deve essere pari a 2,6 volte l’assegno sociale.
In pensione subito e con più di un anno di ratei arretrati perché il vantaggio come spiegato può andare da 4 a 16 mesi. L’importante è citare questa facoltà ed optare per questo vantaggio nella domanda di pensione. Infatti quando si presenta la domanda di pensione si può scegliere di far partire il trattamento diversi mesi prima. Naturalmente prendendo una pensione più bassa visto che i coefficienti di trasformazione se si prende una pensione più in giovane età sono meno favorevoli.