Azzeramento totale delle cartelle esattoriali su cui l’Agenzia delle Entrate Riscossione decide che non si può procedere all’incasso. In soli 6 mesi puoi dire addio alle cartelle esattoriali, ecco la novità della riforma fiscale che prevede grosse novità anche in materia di cartelle esattoriali.
In soli 6 mesi puoi dire addio alle cartelle esattoriali, ecco la novità della riforma fiscale
Ci sono cartelle esattoriali e cartelle esattoriali. Come si ci sono debitori e debitori. partendo da questo concetto, che può sembrare privo del requisito di imparzialità, ecco che per le cartelle esattoriali cambia tutto da gennaio 2025. Oltre all’allungamento delle rate offerte ai debitori, la riforma fiscale con annessa riforma della riscossione produce per le cartelle esattoriali la novità del discarico automatico di quelle non incassabili. A partire dal 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di affidamento del debito all’Agente della Riscossione, ecco che i contribuenti potrebbero vedersi alleggerire l’estratto di ruolo. Perché l’Agenzia delle Entrate, tramite le banche dati dell’anagrafe tributaria o dei conti correnti, può decidere che un debitore non è attaccabile perché non ha nulla da attaccare con le procedure di esecuzione forzata.
In 6 mesi addio cartelle per i nullatenenti
Se un contribuente non ha pensione, stipendio, case, terreni, conti correnti o auto, inutile procedere quindi. L’Agenzia delle Entrate Riscossione anziché tenere in piedi il credito, spendendo tempo, personale e soldi di notifica per incassare, preferirà mandare indietro all’Ente da cui il debito del contribuente scaturisce, la cartella. Sarà così per il Bollo Auto evaso che tornerà alla Regione a cui era dovuto. E sarà così per l’IRPEF o l’IVA rispedita all’Agenzia delle Entrate, i contributi previdenziali rimandati indietro all’INPS e così via dicendo.
Ecco le nuove regole dal 2025, addio debiti per molti
Ma se il disegno parla di cartelle di 5 anni, per i nullatenenti il periodo potrebbe essere inferiore di molto. In soli 6 mesi puoi dire addio alle cartelle esattoriali quindi, perché questo è il tempo che si prevede serva al Concessionario alla Riscossione per capire se un contribuente può essere attaccato o no. Sarà poi l’Ente a stabilire se è il caso di passare a vie diverse di incasso, autonomamente o con un nuovo Concessionario. Oppure potrà incaricare di nuovo l’Agenzia delle Entrate Riscossione se ci sono nuovi dati che riguardano il debitore precedentemente considerato nullatenente.