In tutto sono disponibili ben 211 milioni di euro, questo l’ammontare delle dotazioni relative al nuovo bando ISI Inail. E per le imprese che hanno interesse ad investire in materia sicurezza del posto di lavoro e salute dei dipendenti del loro organico, si tratta di incentivi che possono arrivare a 130mila euro.
Il piano di salvaguardia e di promozione della sicurezza sul lavoro dell’Inail ormai è una costante ogni anno. L’importanza dell’incentivo è relativa al fatto che questo prevede erogazione a fondo perduto a copertura del 65% delle spese sostenute e ritenute ammissibili.
Bando ISI Inail 2020/2021, come funziona?
Come anticipato, si tratta di un bando che ogni anno l’Inail mette a disposizione delle imprese italiane.
Incentivi di sostegno alle imprese italiane, questo ciò che significa ISI e riguarda imprese iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Le dimensioni aziendali non contano dal momento che il bando è aperto anche ad imprese in forma individuale. Inoltre, va sottolineato che l’accesso agli incentivi riguarda anche le aziende agricole in forma di medio-grandi imprese e gli enti del terzo settore.
Esclusi dal beneficio sono le piccole imprese agricole che sono coperte da altre misure che lo stesso Istituto ha messo loro a disposizione. Dal momento che il bando si ripete ogni anno, chi ne ha già sfruttato i vantaggi nelle precedenti stagioni è escluso dal nuovo aiuto.
Fondo perduto, cosa si può fare?
Quando si parla di incentivo per la sicurezza sul posto di lavoro e per la salute dei lavoratori è evidente che si parla di diversi rami di intervento che potenzialmente possono dare diritto a chi li adotta, di ricevere l’incentivo. Il bando compre:
- Progetti di investimento e per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
- Progetti per diminuire i pericoli da movimentazione manuale dei carichi;
- Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto;
- Progetti per imprese operanti in specifici settori di attività.
Per il primo punto l’esempio calzante di intervento ammissibile può essere l’adozione di impianti atti alla riduzione delle vibrazioni e dei rumori a cui i lavoratori dipendenti dell’impresa sono assoggettati durante le attività.
Per la movimentazione dei carichi invece, il campo è vasto ed arriva fino all’acquisto di macchinari che sostituiscano l’utilizzo della forza umana, come i carrelli sollevatori, i muletti e così via. Oppure, in riferimento ai progetti di imprese che operano in specifici campi, a titolo di esempio possiamo riportare l’acquisto di giubbotti salvagente per i pescatori, di caschi e strumenti atti alla salvaguardia dei lavoratori che devono spostare mobili e simili.
Per gli investimenti c’è il limite di spesa minimo da prevedere. Infatti il progetto da finanziare deve essere compreso tra 5.000 e 130.000 euro.
Il via alle domande scatterà il 1° giugno 2020 e le imprese interessate avranno tempo per presentare domanda entro le ore 18:00 del 15 luglio prossimo. È il portale dell’Inail quello a cui collegarsi per poter presentare domanda, seguendo le istruzioni e la relativa procedura di trasmissione telematica del tutto.