L’indennità di frequenza è una prestazione che viene erogata dall’INPS dietro domanda da parte dei genitori di un minorenne affetto da problematiche di natura fisica o psichica, cioè invalidi.
L’indennità di frequenza quindi è una sorta di prestazione economica per disabili minorenni. Ed ha come obiettivo, come si legge sul sito dell’INPS, l’inserimento sociale ma anche scolastico del piccolo. Accompagnandolo fino alla maggiore età.
Il beneficio spetta ai minori di 18 anni, che hanno difficoltà costanti e persistenti a svolgere le attività della vita quotidiana, oltre che a svolgere le funzioni tipiche dell’età.
Indennità di frequenza da 336 euro al mese, ecco a chi la paga l’INPS e perché
L’indennità di frequenza viene corrisposta per un massimo di 12 mesi all’anno, ma è commisurata alla durata della frequenza scolastica presso l’Istituto a cui è iscritto il minore.
Pertanto va rinnovata di anno in anno per la frequenza scolastica e va rinnovata anche in corso d’anno quando al termine della frequenza per l’anno scolastico in questione, il minore frequenta corsi estivi presso strutture convenzionate e riconosciute dallo Stato. Infatti oltre alla frequenza del corso di istruzione l’indennità di frequenza copre pure la frequenza di un trattamento di riabilitazione.
Importi della prestazione in aumento per il 2025
Nel 2024 l’importo dell’indennità è stato pari a 333,33 euro al mese con un reddito personale annuo che non può superare 5.725,46 euro.
Ma parliamo di reddito del minore e non dei genitori ed è presuntivo essendo quello dell’anno in corso a partire dalla data di liquidazione della prestazione. Nel 2025 per via della rivalutazione, l’indennità di frequenza è salita a 336 euro.
Requisiti dell’indennità di frequenza
Per percepire l’indennità di frequenza bisogna avere meno di 18 anni di età ed essere riconosciuto disabile dopo visita presso la commissione medica invalidi civili delle ASL.
La domanda è identica a quella per l’invalidità classica o per l’indennità di accompagnamento. Si parte dal certificato medico introduttivo del medico di famiglia. Per poi passare alla domanda all’INPS tramite Patronato o tramite l’area riservata del sito INPS con SPID, CIE o CNS. Dopo la domanda il minore viene convocato a visita e dopo la visita la commissione emette il verdetto, con il verbale in cui indica l’eventuale percentuale di disabilità.
I requisiti di cittadinanza, residenza e frequenza
Come detto l’indennità è erogata solo se c’è la frequenza di scuole pubbliche o private di ogni ordine e grado, asili nido o centri di formazione e addestramento professionale, centri di trattamento terapeutico, di riabilitazione e di recupero di persone portatrici di handicap. Bisogna essere cittadini italiani o stranieri comunitari o extracomunitari ma con permesso di soggiorno di almeno un anno. In ogni caso è fondamentale la residenza stabile e abituale sul territorio italiano con iscrizione all’ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente).