Con il messaggio 2054 del 2021 l’INPS rende noto che l’erogazione dell’indennizzo dei commercianti che hanno chiuso la propria attività riprende: nel messaggio, infatti, l’istituto spiega che saranno evase tutte le domande presentate entro il 31 maggio 2021 grazie alla copertura prevista dalla Lehhe di Bilancio 2021 che a tal proposito ha stanziato 167, 1 milioni di euro.
Indennizzo commercianti
L’indennizzo, o bonus commercianti, prevede un trattamento mensile minimo corrisposto ai commercianti che decidono di chiudere la propria attività con rottamazione della licenza, pari a 513 euro al mese fino all’accesso defintivo alla pensione di vecchiaia.
La misura riguarda specifiche attività e coinvolge solo i commercianti che abbiano versato almeno 5 anni di contributi e che abbiano compiuto i 62 anni se uomini ed i 56 anni se donne.
Originariamente la misura era stata prevista solo per il triennio 1996/1998 ma è stato prorogato fino ad essere stabilizzata dal 1 gennaio 2019 fino a rincomprendere tutti i commercianti che hanno cessato l’attività a partire dal 1 gennaio 2017.
La stabilizzazione della misura, però, ha comportato un maggiore esborso di quello previsto comportando una mancanza di risorse che ha portato a limitare l’accettazione delle domande a quelle presentate entro il 30 novembre 2019. A sanare lo squilibrio, però, ci ha pensato la legge di Bilancio 2021 prevedendeo un maggior carico contributiov per gli iscritti alla gestione degli Artigiani e Commercianti dal 1 gennaio 2022.
Le domande, quindi, presentate fino al 31 dicembre 2020 sono state evase e liquidate e con il messaggio attuale l’INPS comunica che saranno evase anche le domande presentate dal 1 gennaio al 31 maggio 2021.
Per le domande che saranno presentare a partire dal 1 giugno, invece, le istruzioni saranno fornite dall’INPS più avanti visto che al momento è necessario verificare gli stanziamenti e le risorse ancora disponibili.